Un libro da colorare per bambini ucraini
Attendere, verificare e agire. È stato questo il modus operandi usato dalla Fondazione 3D di Sarezzo per rispondere all’emergenza ucraina su due fronti: uno ospedaliero per il rifornimento di attrezzature mediche e uno dedicato ai bambini. “Abbiamo saputo che un ospedale ucraino necessitava di materiale per le sale chirurgiche e ortopediche – fanno sapere dalla Fondazione –. Grazie a fra Fabio, ci siamo messi in contatto con fra Kostantin, attualmente in Ucraina, che ci ha aiutato a verificare l’effettivo bisogno della struttura. Nel frattempo, all’emergenza si sono uniti altri due ospedali. Una volta avuto conferma, ci siamo dati da fare e nell’arco di 15 giorni abbiamo portato personalmente il materiale, accompagnati dalla Croce Bianca di Lumezzane”. Il conflitto, comunque, ha creato una grande emergenza umanitaria: molte donne con i propri figli hanno abbandonato le loro case per cercare riparo altrove. “I bambini, di fronte a situazioni così drammatiche, hanno bisogno di tirare fuori quello che hanno dentro con i disegni e i colori – è sempre il resoconto di Fondazione 3D –. Ecco perché abbiamo subito chiesto a Antonio Faccin, stampatore di Graphicom, di dare vita ad un quaderno da colorare da donare ai bambini ucraini”. “Il processo più veloce per farmi rilasciare i diritti d’autore sarebbe stato contattare editori italiani. Erano però molto impegnati – racconta Antonio Faccin –. Ho cominciato così ad indagare in rete. Dopo poche ore, ho ricevuto la risposta più bella ed emozionante da parte di un certo Evgen Silin: ‘Sono ucraino, grazie per il tuo aiuto, utilizza tutte le immagini che vuoi’. È nato ‘Mandala’: abbiamo sognato che questa fosse la nostra firma più intima, perché collegando le ali delle farfalle, simbolo di libertà e leggerezza dell’anima, noi riuscissimo a mandare un’ala di speranza ai nostri piccoli amici ucraini”. Una collaborazione speciale, soprattutto visto che “anche i miei due bambini e mia moglie sono rifugiati – confessa il disegnatore –. Vorrei ringraziare tutti gli italiani che stanno aiutando i profughi ucraini”. A “Mandala” si è aggiunto poi un secondo libro: una storia che parla della pandemia, per ricordare che “tutte le nazioni sono state colpite. Tutti siamo stati uniti nel disagio”.