Sui passi di padre Remo Prandini
Lodrino si mobilita per la scuola Boliviana di Hardeman. Decisivo sarà il supporto della comunità attraverso le “adozioni”
”Le vostre donazioni hanno dato la vita ad Hardeman. Era solo un villaggio nella foresta quando nel 1975 vi arrivava da Lodrino il vostro salesiano padre Remo Prandini a fondare la Missione, e ora sarà sede di un corso tecnico d’eccellenza con diploma statale riconosciuto dall’università di S. Cruz ma sarà ancora decisivo il vostro aiuto”. È stata sintetica e chiara suor Alessandra Carosone, da 21 anni in Bolivia, operativa nel carcere a Santa Cruz, da 6 anni anche superiora della comunità di consorelle dell’Ordine delle Missionarie della Dottrina Cristiana ad Hardeman, arrivate laggiù su sua sollecitazione di aiuto nell’ottobre 1986.
Due mesi dopo, a Natale, padre Remo tragicamente perdeva la vita guadando con la sua bicicletta un fiume. L’eredità venne raccolta dai lodrinesi della onlus Amici di Padre Remo con lo strumento delle adozioni a distanza. Seguirono le grandi opere: laboratorio per le donne, convitto scolastico, il quartiere di 32 casette completato tre anni fa. Suor Alessandra, in Italia per il Capitolo Generale del suo ordine ad l’Aquila, ha voluto conoscere i sostenitori delle adozioni ed ha lanciato la nuova sfida. Per studiare dopo i 18 anni i ragazzi devono lasciare il villaggio per andare a Santa Cruz in sedi universitarie. Pochi ritornano ed Hardeman perde i giovani istruiti. All’interno di una generale riorganizzazione della Missione, c’è stato l’accordo con l’università di Santa Cruz per avviare un istituto tecnico di eccellenza intensivo di 18 mesi che poi prolungato nel triennio darà un diploma statale riconosciuto dall’Università per quattro facoltà: agraria, costruzione civile, segretariato esecutivo, contabilità. Il locale è pronto, ci sono già 50 iscrizioni e bisogna arrivare a 80. Decisivo ancora sarà l’aiuto dall’Italia con un nuova formula che si sta mettendo a punto di “adozione” di questi studenti.
