Speranza di pace
Cinque anni fa, nel prato di Villa Zanardelli, i bambini delle scuole primarie di Cortine, Muratello e Nave, parteciparono alla piantumazione di un piccolo alberello di kaki. Non era una piantina qualunque e i bambini lo sapevano bene perchè a scuola le insegnanti avevano raccontato loro la storia della sua origine: una piantina di seconda generazione nata dal seme di un albero di kaki incredibilmente sopravvissuto alla bomba atomica di Nagasaki. In mezzo a tanti morti e feriti, macerie e radiazioni la pianta aveva continuato a vivere e a produrre frutti e semi che hanno fatto nascere altre piante di cachi distribuite nel mondo per ricordare quanto era accaduto a Nagasaki e Hiroshima nel 1945 e portare un messaggio di pace.
Lo scorso 15 marzo, alla presenza del sindaco Matteo Franzoni e della Vicesindaco Virna Vischioni oltre al Presidente del Circolo Mcl di Nave, Battista Zaina e della Presidente provinciale Margherita Peroni, le attuali classi terze della scuola primaria di Cortine, Muratello e Nave si sono ritrovate come ogni anno attorno alla pianta di kaki che, trattata con cura, nel frattempo è cresciuta e si è fatta più forte come il desiderio di pace.
I bambini hanno, però, dovuto purtroppo constatare che i Paesi in cui c’è la guerra non sono diminuiti, ma aumentati: alla Siria e all’Afghanistan, alla Somalia e al Sudan e a tanti altri ancora si sono aggiunti l’Ucraina e Gaza. Nei pensieri e nelle poesie che hanno composto a scuola, e letto raggruppati attorno alla pianta simbolo di pace, hanno espresso con una semplicità e logica disarmante l’assurdità della guerra che porta solo morte, dolore e miseria.
Guidati dalle loro insegnanti, cordinate da Nicoletta Rossetti, hanno anche riflettuto su come si può costruire la pace nella vita di ogni giorno e nella propria comunità: “Perchè litigare? Basta parlare!” recita un loro pensiero. Una verità che sembra persino banale, ma che gli uomini dimostrano di non aver ancora capito. Il progetto “Kaki Tree Project”, voluto dalle scuole di Nave e sostenuto dall’Amministrazione comunale e da Mcl, ha proprio lo scopo di favorire nelle giovani generazioni una mentalità di pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.
“La pace è dappertutto, anche nel nostro cuore” ha detto un bambino e proprio in questo pensiero è racchiuso il segreto che può far nascere la speranza e far scoppiare la pace nel mondo. Alla fine della cerimonia, dopo la benedizione di don Antonio Polana, il cielo si è riempito di tanti palloncini colorati a cui sono stati affidati, legati ad ogni filo, pensieri di pace. Chissà dove saranno arrivati e chi li avrà letti. Certamente, come la pianta di kaki, avranno donato semi di speranza.