Natività: San Vigilio e Marcheno
Fra i Presepi della Valtrompia merita una citazione particolare il Diorama presepistico permanente di San Vigilio di Concesio, ora intitolato “Museo Presepio Paolo VI”, che quest’anno compie 65 anni, essendo venuto alla luce nel Natale del 1958 presso l’oratorio – il curato era don Gino Zoli – per la passione di alcuni giovani, capeggiati dal compianto Giuseppe Mitelli, che dopo decine di traslochi in più di vent’anni di peregrinazioni, nel 1980 diede al suo Bambin Gesù una degna e stabile dimora (quasi 360 metri quadrati) sotto la sua nuova abitazione. Prima del cancello d’entrata, sul selciato, è disegnata una stella argentea intarsiata a mosaico, simile a quella della Cappella della Natività di Betlemme; c’è, poi, un altro monumento, sempre con l’arte del mosaico, che ricorda gli ultimi due giubilei.
Entrati nel museo si è accolti da una statua lignea di Paolo VI, opera dei fratelli Scalvini di Bagolino e si possono ammirare più di 120 “piccoli presepi” provenienti da ogni parte del mondo, costruiti con i più svariati materiali, e alcune scene, movimentate, della storia sacra (la creazione, il diluvio universale, il passaggio del mar Rosso, Mosè sul monte Sinai, l’Annunciazione e la ricerca della locanda) prima di giungere al cuore del museo: il grande presepe meccanizzato che si sviluppa in 60 metri quadrati nella grotta di tufo. E qui bisogna soffermarsi per vedere il succedersi delle giornate, disegnate da alternanti luci e suoni richiamanti il giorno e la notte, per gustare appieno gli eventi descritti nei Vangeli e osservare i personaggi che animano la grotta. Una stanza del museo è dedicata a S. Paolo VI: vi sono delle miniature della sua casa natale oltre ad alcuni oggetti e indumenti a lui appartenuti. Trai i visitatori illustri, i monsignori: Luigi Morstabilini, Bruno Foresti, Giulio Nicolini, Pasquale Macchi, Mathai e Giovanni Battista Re. Il museo, che si trova a 200 metri dalla parrocchiale di San Vigilio di Concesio, in via Rizzardi 30/b, è visitabile fino al 6 gennaio dalle 9 alle 18, solo nei giorni festivi (i gruppi possono farlo anche in altri momenti chiamando il 333 298 2936 – o lo 0302185081).
Era il 1988 quando al curato di Marcheno, don Daniele Faita, venne l’idea di allestire un presepe lungo le rive del Fiume Mella, che scorre quasi sul sagrato della Chiesa Parrocchiale: una ventina di giovani raccolsero l’invito e ogni anno, qualche mese prima del Natale, dedicano un paio di giornate, in dicembre tutti i giorni, per sistemare le varie istallazioni. Ne è stato fatto di lavoro in questi anni: visto che ad ogni piena del Mella qualche casetta veniva sfasciata, si sono costruite delle strutture a secco che resisteranno per molti lustri. Come di consueto, dopo la S. Messa della Notte di Natale, il parroco don Antonio Franceschini consegnerà il Bambin Gesù al sindaco Diego Bertussi, che lo poserà fra le statue di Maria e Giuseppe: vi rimarrà fino a domenica 7 gennaio. Il visitatore potrà, tutti i giorni dalle 10 alle 22, camminare nella natività, soffermandosi alla bottega del maglio, delle olive, alla cascata d’acqua e per un attimo di meditazione alla capanna di Gesù Bambino.