La Madonna della tenerezza
A conclusione del mese mariano, in una nicchia prospicente l’oratorio, è stato collocato un mosaico raffigurante la Vergine col Bambino
Il mosaico raffigurante la Vergine con il bambino che l’abbraccia è nato da un’idea del curato di Nave don Enrico Malizia, condivisa con il parroco don Ruggero Zani ed è stato creato dall’Atelier del Centro Aletti. Collocato nella nicchia di fronte all’oratorio di Nave, il 31 maggio scorso in chiusura del mese mariano, l’opera è stata benedetta durante la S. Messa concelebrata con i salesiani che tanto si prodigano per la preghiera del Rosario nelle varie contrade.
Il mosaico. Il mosaico raffigura Maria e suo figlio Gesù nel momento dell’abbraccio. Maria preme la gota del bambino contro la sua, mentre Gesù cinge il collo della madre. Questo gesto del poggiare una guancia esprime un atto di infinito amore che chi guarda può cogliere per sé e allo stesso tempo, come nelle chiese bizantine dal XII secolo in poi, rimanda alla scena della Deposizione dalla croce e del Lamento sul Cristo morto, in cui la Vergine straziata e trasfigurata dal dolore si abbandona agli ultimi gesti d’amore nei confronti del figlio. È riproposto lo stesso gesto, ma se nell’icona il piccolo cinge il collo della madre, forse per aggrapparvisi, in questo caso è la mano della Vergine che sostiene la testa del Cristo ormai esanime. Sia nell’ora delle prime luci dell’incarnazione, sia nell’ora della morte, la cura e la tenerezza della Madre restano le stesse.
Gli autori. L’Atelier del Centro Aletti è uno spazio in cui un gruppo di artisti cristiani vive, prega e lavora insieme. Oltre a varie tecniche artistiche, nella sede si studia teologia, liturgia, bibbia e spiritualità. L’Atelier si propone come via per un nuovo incontro tra l’arte e la fede, tra le diverse Chiese e gli artisti. L’Atelier è un cantiere comunitario e si occupa principalmente di arte liturgica.
Il significato. Ecco perché è importante ribadire che una comunità si è riunita per creare un’opera che possa raffigurare un segno sicuro per un’altra comunità, quella navense, che ricorre alla Madre di Dio quale modello di vita cristiana. La Madonna della tenerezza è stata coperta da un vetro per tutelarne la conservazione e sarà ben visibile ai tanti passanti che attraverseranno l’antistante oratorio anche solo per recarsi a scuola o in Chiesa.