La comunità è in festa
Appuntamento il 23 e il 25 aprile in occasione dei festeggiamenti per i Santi Patroni di Inzino e Gardone Valtrompia, San Giorgio Martire e San Marco Evangelista
A Inzino e a Gardone Val Trompia tornano le feste patronali. Il primo appuntamento è in calendario per il 23 aprile alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Inzino, mons. Gaetano Fontana, Vicario Generale della Diocesi presiederà la Santa Messa solenne per celebrare la festa patronale dedicata San Giorgio Martire. In questa occasione ritornerà l’assegnazione del “Sangiorgino”, un premio che viene donato ad una persona che si è particolarmente distinta all’interno della comunità parrocchiale, come simbolo di vera testimonianza cristiana. “La festa patronale viene vissuta bene e con una certa intensità da tutta la comunità” ha sottolineato don Piero Minelli, parroco di Gardone Val Trompia, Inzino e Magno.
Un altro appuntamento è fissato per il 25 aprile. Il vescovo Tremolada presiederà la Santa Messa alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Gardone per festeggiare il patrono del paese, San Marco Evangelista.
Si tratta di una figura importante nella testimonianza scritta sulla vita di Gesù. Questo giorno è un’importante festività religiosa e viene celebrata in molte città italiane. San Marco è patrono di molte professioni, tra questi: scrivani, ottici, notai, vetrai e pittori su vetro. La vita di Marco è stata influenzata dall’incontro con Paolo, suo discepolo e in seguito Pietro. Ha vissuto a stretto contatto con coloro che furono al fianco del Messia negli ultimi anni della sua vita, quelli della rivelazione della Parola di Dio e delle dottrine e dei dogmi relativi ai misteri più Sacri e valori universali, come accettazione del prossimo, perdono, carità, misericordia e salvezza dell’anima. La sua vita è intrisa di testimonianze dirette che lui raccolse in documenti in seguito riuniti nella creazione di un Vangelo. Il Vangelo di Marco è uno dei quattro scritti scelti dalla Chiesa come rappresentazione ufficiale del Nuovo Testamento, cioè della vita di Gesù Cristo.
La Santa Messa, nella parrocchiale di Gardone verrà concelebrata dai sacerdoti nativi e ci sarà il ricordo degli anniversari di matrimonio, a seguire è stato organizzato un pranzo con tutti i sacerdoti gardonesi. “È importante mantenere vive le tradizioni, come festeggiare il patrono, perché ci aiuta a riscoprire le nostre radici, a tener viva la memoria e a comprendere che non siamo esseri abbandonati perché il Signore è sempre pronto a tenderci una mano” ha concluso don Piero Minelli.