Il Vescovo nella casa della carità
Un incontro all’insegna della carità e della vicinanza al prossimo quello di mons. Tremolada e la comunità che supporta le attività caritatevoli
Zanano ha incontrato il vescovo Pierantonio in un pomeriggio all’insegna della carità e della vicinanza al prossimo. Mons. Tremolata ha visitato la comunità della Valle nel pomeriggio di martedì 10 aprile, facendo diverse tappe nel paese. La gente di Zanano aveva già avuto modo di incontrare il pastore della Diocesi, nella sua visita zonale di Lumezzane.
Volontari. A Zanano, però, Tremolada ha stretto le mani dei volontari, dei genitori e incontrato la comunità della scuola dell’infanzia. All’asilo Maria Immacolata, le classi, il corpo docente, le mamme e i papà, ma soprattutto i più piccoli hanno accolto la visita del Vescovo per far conoscere la realtà didattica e scolastica.
L’accoglienza è iniziata pochi minuti prima delle 17.30. Presenti anche le autorità e il primo cittadino. Canzoni, preghiere e inni sono stati dedicati al Vescovo dai piccoli ospiti del polo scolastico; mons. Tremolada ha poi ascoltato le parole dei tanti che da anni si spendono per questa realtà. Il vescovo Pierantonio ha poi sfidato la pioggia percorrendo il breve tratto di strada per visitare la casa accoglienza della Caritas, guidato dal diacono di Zanano e dal direttore di Caritas Brescia Giorgio Cotelli. “Questa casa funziona da poco più di un anno. Siamo operativi in oltre una decina di volontari e assistiamo non solo i bisognosi del paese, ma anche chi ci chiede aiuto nella zona e nei paesi limitrofi. Contiamo oltre cinquanta famiglie sia italiane, che straniere – ha sottolineato il diacono Domenico Causetti –. Non solo aiutiamo materialmente, ma ascoltiamo anche chi bussa alla nostra porta o chi ci chiede aiuto. Il tutto parte da un’iniziativa dei volti della parrocchia. Noi vogliamo portare l’amore di Gesù ai fratelli in difficoltà. L’incontro ci fa diventare Cristo per i ‘Cristi’ che incontriamo”, ha concluso il responsabile zonale di Caritas.
Incontro. Nella struttura di una vecchia bottega al piano terra, da anni operano tantissimi volontari che ogni giorno “si fanno pane e carità nell’incontro con i più bisognosi”. Molti anche i volti storici che hanno da anni operato nella casa e nell’ufficio Caritas che nello scorso decennio era nei limitrofi della nuova struttura di via San Martino. La nuova casa, invece, oltre ad ospitare il ricco magazzino con i viveri e i pacchi provvidenza, ha ai piani superiori anche strutture per ospitare o per ricoverare poveri e famiglie in situazioni precarie. All’ultimo piano della casa vive una famiglia bisognosa.
Il vescovo Tremolada ha salito le ripide scale per incontrare i componenti della numerosa famiglia africana che vive grazie all’aiuto e all’accoglienza di Zanano. Una storia di carità che pone le sue salde radici nella comunità, in una sfida lanciata nel 1992 da mons. Fausto Balestrini, figura storica, perno di Sarezzo, Zanano e Noboli, che per anni, anche grazie all’aiuto delle suore del paese, ha dato vita ad un’idea di solidarietà. Importante il contributo di allora della comunità delle religiose, le suore ancelle e del consiglio pastorale che supportò in maniera decisiva la sfida e la scommessa di don Fausto. Oggi la nuova casa Caritas aiuta numerose famiglie bisognose e consegna pacchi a chi non arriva a fine mese, anche grazie all’aiuto dell’Ottavo Giorno. Dopo aver salutato i volontari e gli ospiti, il vescovo ha presieduto la Santa Messa nella chiesa parrocchiale. Il Vescovo ha ricordato l’importanza dell’incontro, del dialogo e dell’ascolto del prossimo, nel rispetto della Parola.