I 106 anni dell'alpino Cumì
Sabato 22 settembre festeggia al Villaggio Prealpino i 106 anni l’alpino Giacomo Tavelli “Cumì ”il più “vècio” della Valtrompia e dell’intera provincia. Lo segue "a ruota" di sei mesi Giacomo Vivenzi Cumilì di Marcheno con 105
Sabato 22 settembre festeggia al Villaggio Prealpino i 106 anni l’alpino Giacomo Tavelli “Cumì ”il più “vècio” della Valtrompia e dell’intera provincia. Lo segue "a ruota" di sei mesi Giacomo Vivenzi Cumilì di Marcheno con 105.
E' ancora sulle sue gambe gli manca solo il fresco d'estate della sua S.Colombano. Figlio di Nina e Faustino Tavelli “Omo dè la Crus” (nome della località in cui abitavano) era il terzo di nove fratelli. Con la sorella Domenica di 95 somma oltre due secoli. Racconta sempre della fame, della fatica dopo la scuola in aiuto ai genitori per la legna o a fare il “famèi” ( il ragazzo che custodisce le mucche al pascolo) sui monti vicini ma anche alla bassa. Il papà e la mamma , se n’erano andati presto a breve distanza l’uno dall’altro e lui era rimasto il solo maschio in cascina sul monte con le sorelle essendo partiti a lavorare lontano dal paese i tre fratelli: vi è rimasto per 60 anni prima di stabilirsi sua casa in paese dopo aver venduto le mucche.. Nel 39 sposava Angiolina Lazzari, classe 19, e dopo pochi mesi era già alpino in guerra col Vestone in Albania. Tornato era costretto al lavoro in miniera con la Todt ed i tedeschi armati a sorvegliare dopo l’8 settembre 43: fortunato la terribile silicosi l'ha risparmiato. Collio era terra di partigiani, Fiamme Verdi che portavano il cappello alpino: ricorda che il suo glielo chiese uno di loro e non lo rivide mai più. Ora ne ha uno nuovo regalo per i 100 dei suoi amici penne nere. La sua Angiolina, persa nel 2004, gli ha dato cinque figli: è nonno otto volte e bisnonno di undici che gli faranno tutti festa.