Don Peli. Le precisazioni della difesa
L'avvocato di don Fabio Peli, parroco di Concesio: "Le notizie riportate sui giornali locali riguardanti la condanna inflitta al sacerdote per 'gestione della discarica abusiva' o 'realizzato o gestito una discarica abusiva', sono prive di alcun fondamento sostanziale e processuale"
In riferimento alle condanne inflitte nei giorni scorsi dal gip del tribunale di Brescia Alberto Pavan e che hanno visto ha visto protagonisti Riccardo Gardoni, ex responsabile del settore tecnico del Comune di Concesio e l'ex sindaco Stefano Retali, relativamente ad appalti pubblici e a un'area rifiuti considerata abusiva, Alessandro Romano, avvocato difensore di don Fabio Peli, parroco di Concesio, anch'egli coinvolto nella vicenda, precisa: "L’11 giugno del 2020 il Tribunale Ordinario di Brescia ha dichiarato Don Fabio Peli responsabile del reato di ‘Attività di gestione di rifiuti non autorizzata’; tuttavia, ha espressamente escluso la responsabilità di Don Fabio Peli sulla presunta realizzazione o gestione di una discarica abusiva. ‘Fuori dai casi sanzionati ai sensi dell'articolo 29 quattuordecies, comma 1, chiunque realizza o gestisce una discarica non autorizzata è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro. Si applica la pena dell'arresto da uno a tre anni e dell'ammenda da euro cinquemiladuecento a euro cinquantaduemila se la discarica è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi. Pertanto Le notizie riportate sui giornali locali riguardanti la condanna inflitta al sacerdote per 'gestione della discarica abusiva' o 'realizzato o gestito una discarica abusiva', sono prive di alcun fondamento sostanziale e processuale".