Dire il Vangelo con l’arte
C’è un bello nel cristianesimo che spesso, per abitudine, per ideologia, per distrazione non si coglie più. C’è una bellezza che racconta il bello del cristianesimo in un dialogo che non si chiude mai su sé, ma diviene stimolo e spazio di unione tra l’antropologico e il teologico. Dentro questa tensione prende forma la proposta “Il bello del cristianesimo. Dire il vangelo con arte” dei Quaresimali dell’Unità pastorale di Lumezzane. Sono previste quattro serate, con inizio alle 20.30, condotte da don Raffaele Maiolini, Vicario per la cultura della Diocesi a cui seguirà una quinta proposta con lo spettacolo teatrale “Giuseppe il misericordioso” di Pietro Sarubbi. Si comincia il 20 gennaio, nella Chiesa di S. Apollonio, con “Lo splendore della gloria. Il Vangelo secondo Ravenna”.
Il 27 febbraio, nella chiesa di S. Giorgio al Villaggio, l’incontro ha per titolo: “Una finestra sul paradiso. Il Vangelo secondo il Beato Angelico”. Ci si sposta in epoche più vicine con la settimana successiva quando il 5 marzo, nella chiesa di San Rocco a Fontana, sarà l’arte di Van Gogh a portare la riflessione “Nella luce dell’essere”, per passare il 12 marzo, nella chiesa di S. Giovanni Battista a Pieve, a “Il mistero dell’esistere. Il Vangelo secondo Magritte”. La chiusura dei quaresimali è affidata all’arte teatrale il 19 marzo nella chiesa di S. Sebastiano con “Giuseppe il misericordioso” di Pietro Sarubbi con cui “vorrei testimoniare e condividere la Bellezza del lavoro come luogo in cui si realizza la dignità dell’uomo, del padre di famiglia” racconta l’attore.