Con te fra noi il deserto fiorirà
“Con te fra noi il deserto fiorirà” è il titolo del ciclo d’incontri proposti dall’oratorio “Don Pino Puglisi” di Caino, per ragazzi dai 15 ai 25 anni.
Questi incontri sono divisi in due fasi. La prima fase, che si svolge in chiesa, è una fase di annuncio e di preghiera dove si dà spazio alla lettura della Parola, ad una catechesi e all’adorazione Eucaristica guidata. “In questa fase l’obiettivo è la lettura della vita come alfabeto di Dio: ogni storia umana è sacra. Troppo spesso siamo concentrati sul piano oggettivo della fede, è necessario un trasloco nella storia che Dio scrive e accompagna nella carne dei ragazzi: la loro storia, che gli viene addosso come un mistero, è una soglia di accesso alla fede che dobbiamo saper abitare annunciando la Pasqua. È decisivo che nei passaggi di crisi, disorientamento dei ragazzi, risuoni la Parola, solo così i passaggi silenziosi di Dio potranno essere letti come benedizione. È Dio che dona la vita, salva, crea e ricrea; non siamo certo noi. Dio creatore e salvatore è operante nel mondo senza di noi, con noi e oltre noi. Ma, con la proposta della fede, noi possiamo, almeno, metterci al servizio di questa Pasqua” ha sottolineato la guida dell’oratorio Vittorio DeGiacomi. La seconda fase si concentra sulla fraternità, sulla festa in oratorio lo spazio è informale e dedicato al costruire fraternità e comunità. “Questo secondo momento consente di incontrare anche ‘gli altri’: occorre intercettare questi ‘altri’, quelli che rimangono sulla soglia, i quali si pongono domande, cercano una via spirituale, attraversano delle crisi che vorrebbero decifrare” ha continuato DeGiacomi.
Domenica 28 aprile aprirà le danze il primo incontro dal titolo “Chiedimi se sono felice”, il secondo appuntamento sarà domenica 5 maggio con “Solo l’amore resta”, si continuerà poi domenica 12 maggio con “Liberarsi dalle paure per il futuro” e infine l’ultimo incontro sarà domenica 26 maggio targato “Gli occhi del cuore”. Quattro appuntamenti che inizieranno alle 20.30 con un momento di riflessione in chiesa e continueranno alle 21.15 in oratorio con una cena tra ragazzi.
“La sfida, oggi – la preoccupazione di tutti quelli che fanno pastorale giovanile – non dovrebbe essere quella di portare i giovani in chiesa ad ogni costo, ma piuttosto trovare nuove strade perché essi possano incontrare la Parola buona del Vangelo e accompagnarli a riscoprire come il Risorto stia già operando nella loro vita. La crisi che stiamo vivendo ci consegna la straordinaria possibilità di passare dalla ‘religione’ alla ‘fede’: la religione è spesso frutto di un tessuto culturale e di insegnamenti, la fede è l’incontro con il Risorto che cammina accanto a noi nella vita” ha concluso Vittorio DeGiacomi.