Collezione Paolo VI cambia direttore
Alla Collezione Paolo VI di Concesio, a partire dal nuovo anno ormai alle porte, arriva un nuovo direttore: Paolo Sacchini sostituirà Paolo Bolpagni, che termina il mandato per scadenza naturale. Numerose le proposte in cantiere, come gli incontri a cadenza mensile dedicati alla valorizzazione del patrimonio artistico del museo e le mostre temporanee che troveranno sede nei nuovi spazi espositivi
Cambio di direzione nella continuità. Dal 1 gennaio prossimo, Paolo Sacchini è il nuovo direttore della Collezione Paolo VI di Concesio. Nella guida del museo di arte contemporanea succede a Paolo Bolpagni, che termina il mandato per scadenza naturale ed è stato chiamato a dirigere la prestigiosa Fondazione Ragghianti di Lucca. Sacchini, iseano, classe 1981, storico e critico d’arte, è attualmente docente di Storia dell’arte contemporanea, Storia della decorazione e Didattica dei linguaggi artistici all’Accademia di Belle Arti di Brescia “SantaGiulia”, presso la quale è anche coordinatore del Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte. Ha già un lungo curriculum alle spalle, creatosi pubblicando volumi e saggi e curando e organizzando mostre di artisti storici e contemporanei. “Abbiamo assistito in questi anni - spiega Giovannimaria Seccamani Mazzoli, presidente dell’Associazione Arte e Spiritualità – ad un aumento di quella che definisco collaborazione corale di solidarietà. Ancor più dei numeri testimonia il fatto che si è lavorato bene. Cerchiamo di proseguire la nostra mission di far conoscere il museo, anche allestendo mostre all’esterno in luoghi significativi della provincia. L’auspicio è di trovare nuove forme di collaborazione con le altre realtà museali”. Anni di intenso lavoro e impegno, ma anche di crescita professionale e di grandi soddisfazioni. “Merito di una squadra – precisa Bolpagni - che resta coesa a fianco del nuovo direttore. Insieme abbiamo raggiunto importanti obiettivi: l’apertura stabile del museo, il riconoscimento di sito museale da parte di Regione Lombardia e l’incremento del numero di visitatori”. Il lavoro del nuovo direttore si colloca in linea di continuità con le scelte del suo predecessore. “Il grande lavoro svolto in questi anni – afferma Sacchini - ha dato stabilità e solidità. Gli sforzi andranno soprattutto nella direzione di un coinvolgimento sempre maggiore del pubblico, per rendere il museo ancora più vivo e partecipato, attraverso iniziative adatte alle diverse fasce di età e rimanendo coerenti con l’identità e la mission del museo che vive della sua duplice natura di ‘museo di arte contemporanea’ e di ‘museo nato dalla collezione di un Papa’”. Numerose le proposte già in cantiere. Tra le novità, a partire da gennaio, gli incontri a cadenza mensile dedicati alla valorizzazione del patrimonio artistico del museo e le mostre temporanee, in primis quelle di Trento Longaretti e di Daniele Salvalai, che troveranno sede nei nuovi spazi espositivi inaugurati nel settembre scorso. Torna il ciclo di conferenze annuale sull’arte sacra contemporanea, con il coinvolgimento di relatori provenienti da ambiti culturali diversi, quali artisti, architetti, religiosi e filosofi. Proseguono le attività didattiche per bambini e ragazzi e le visite guidate tematiche. “Cercheremo di indirizzare il nostro impegno – conclude Sacchini – per concepire la Collezione Paolo VI non solo come contenitore di opere preziose, ma sempre più come un servizio che si dimostra attento alle esigenze del pubblico”.