Chi è il miglior spiedatore valgobbino?
Sono 15 le squadre che si sfidano domenica 5 febbraio all’oratorio di Gazzolo
Sono ben 15 le squadre che si contenderanno il titolo di migliore “spiedatore” di Lumezzane, domenica 5 febbraio, all’oratorio di Gazzolo, concorso indetto dall’Unità Pastorale di San Giovanni Battista, giunto alla sua quarta edizione. “Era nata, nel momento dell’indizione dell’Unità pastorale, – racconta don Riccardo Bergamaschi, vicario dell’Unità pastorale – per unire le diverse comunità e presa in carico, nell’organizzazione da un gruppo di amici. Nel tempo è divenuta anche un sostegno ai ragazzi di terza media per il viaggio Roma express.
Si sono volute sostituire le varie forme che si mettevano in campo per raccogliere fondi, spesso moltiplicate per molte domeniche. Così la gara ha assunto anche un valore simbolico in termini di beneficenza e senso comunitario”. Secondo il regolamento ogni squadra deve essere composta da due persone che possono rappresentare anche associazioni e oratori (più squadre possono afferire alla stessa realtà),
ma ciascuna deve essere accompagnata da almeno 20 commensali. “Le persone sedute a tavola – sottolineano gli organizzatori, Manuel Terraroli, Bruno Beccalossi e Angelo Zanetti – saranno 500, mentre altre 300 porzioni di spiedo verranno destinate all’asporto. La gara è sentita, non perché si vinca del denaro, ma gloria e fama. Per uno ‘spiedatore’ essere riconosciuto il migliore è motivo di orgoglio”. Saranno presenti anche i detentori del titolo, vinto per ben due volte, Fabio Saleri e Fiorenzo Sala, che si presentano sotto le insegne dell’Azienda agricola S. Giovanni.
Sarà presente anche una giuria a garanzia della scelta: “La gara verrà giudicata dalla Confraternita dello spiedo di Gussago. Le valutazioni sono molte. Si baseranno sulla salatura, sulla cottura, sulla forma dell’involtino, sull’uso della legna o del carbone e su tanti altri aspetti” spiega ancora Terraroli. Al di là della squadra vincitrice, saranno molte le persone felici per la riuscita dell’iniziativa e, soprattutto, per le proprie papille gustative.