Caso Stefana. Il sindaco Bertoli indice il Consiglio aperto
Il 12 settembre alle 17.30 davanti ai cancelli della Stefana di via Bologna si terrà un Consiglio aperto per sensibilizzare istituzioni e realtà imprenditoriali
Circa 15 milioni per lo stabilimento della Stefana di via Bologna e 5 per le materie prime: era questa l’offerta avanzata nel luglio scorso dall’Ekinci International, colosso turco della siderurgia. “L’offerta – sottolinea il Sindaco Tiziano Bertoli – non si è mai concretizzata perché non è mai stata depositata la cauzione”. Dallo scorso giugno i lavoratori non possono più usufruire degli ammortizzatori sociali.
Da qui la creazione - da parte dell’Amministrazione, della Provincia e della Comunità montana - di un fondo anti-crisi, a copertura dei mesi di agosto e settembre, per permettere il versamento dei contributi, “in modo che fossero ancora legati all’azienda, in funzione del nuovo bando la cui scadenza è prevista per il 20 settembre”. Offerta libera e la possibilità di affittare un ramo d’azienda per due anni: sono le caratteristiche principali del bando con il quale si spera di risollevare le sorti dello stabilimento di via Bologna.
Al momento non ci sono “rumors” sui possibili acquirenti, ma “per rendere più esplicita la questione faremo un Consiglio comunale aperto fuori dai cancelli della Stefana il 12 settembre alle 17.30. Ci saranno parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e rappresentanti del mondo dell’imprenditoria”. In gioco non c’è solo il futuro della Stefana, “c’è il futuro di Nave, legato inscindibilmente alla storia della siderurgia bresciana. Considerate le caratteristiche del bando, ci sono tutte le condizioni perché qualcuno si faccia avanti”.