“Agricultura” in Valle Trompia
Il contributo della Regione per il progetto dedicato alla filiera agroalimentare del formaggio tra vita rurale e realtà virtuale
La Regione ha ufficializzato il suo contributo di 90mila euro al progetto “Agricultura in Valle Trompia: la filiera agroalimentare del formaggio tra vita rurale e realtà virtuale” presentato attraverso uno specifico bando in partenariato con il Comune di Lodrino, ente capofila, e Comunità Montana che hanno contribuito per 50mila euro. Sono coinvolti il “Consorzio di Tutela del Nostrano Valtrompia”, “Gal Golem”, “Museo Etnografico di Lodrino” e il “Consorzio Forestale Nasego”.
Come nei grandi romanzi si comincia a scrivere partendo dall’ultima parte di una straordinaria storia di recupero della memoria di tradizioni, mestieri e sapori antichi nata e cresciuta con tenacia ed orgoglio del proprio passato, a partire dall’idea di alcuni amici negli anni ’80. L’idea è cresciuta coinvolgendo l’intero paese e diventa ora il “polo culturale” dell’aspetto “agricolo” della civiltà montanara valtrumplina.
Non solo “ricordo”: è un attualissimo supporto al lancio di prodotti eccellenti come il Nostrano Valtrompia che utilizza i mezzi più moderni di informazione e comunicazione. Oltre trent’anni di cammino a tappe su due binari : quello del Museo Etnografico (oltre 2000 pezzi) e quello del recupero della “Casa contadina” risalente al 1600, all’uscita di Invico.Già nel 1985 gli amici raccolti in una informale associazione facevano una prima mostra etnografica nel vecchio municipio.
Negli anni ’90 trovavano sede nell’edificio di proprietà comunale a Invico: la raccolta di reperti, anche rari, attinente l’agricoltura di montagna cresceva. Gli amici ufficializzavano nel 1998 l’“Associazione Museo Etnografico di Lodrino”. Durante l’amministrazione del sindaco Bruno Bettinsoli si ristrutturava la sede di Invico con il primo allestimento del 2000 cui seguiva, diventata sito museale del comprensorio, il secondo nel 2007. Nel 2015 si completava la “visita virtuale”. Intanto si era posto mano al recupero della vicina “casa contadina” nella quale far rivivere atmosfere secolari.