A Torre Avogadro con Pollicino
Il personaggio principale della fiaba di Charles Perrault è il protagonista della 14ª edizione della Torre delle Favole a Lumezzane. La narrazione teatralizzata vista attraverso gli occhi di 25 bambini di una 3ª elementare
“Questa è una storia che fa paura” racconta Michele D’aquila ai 25 bambini che lo stanno ascoltando poco prima di iniziare. La storia che fa paura è quella di Pollicino, raccontata quest’anno alla Torre delle favole, iniziativa del Comune di Lumezzane, secondo la raffigurazione di Arianna Vario. Inizia la visita teatralizzata che dal piano terra di Torre Avogadro conduce al primo piano. All’ingresso ci sono un grande gioco dell’oca, riprodotto anche all’interno del libro che racconta la storia, e una piccola biblioteca. Emozionati, i bambini della terza elementare guidati dalle maestre (che hanno voluto rimanere anonime) si sono incamminati su per le scale per giungere alla casa dei genitori di Pollicino. Da qui Michele, attore-narratore, ha iniziato a dare anima al racconto. Le parole e i personaggi hanno cominciato a prendere vita. “È meraviglioso – racconta poi alla fine dello spettacolo – come una realtà antica, narrare e ascoltare, funzioni ancora così. È una bella sensazione”. Un taglialegna. Un taglialegna e la moglie avevano sette bambini e il più piccolo di essi lo chiamarono Pollicino “perché più piccolo di un pollice” racconta Michele a 25 bocche e il doppio di occhi tutti spalancati ad osservare… il pollice della sua mano destra che si muove.
La narrazione parte da qui e si sposta in altre stanze (quattro in tutto) che sono allestite per essere gli scenari della favola. La casa del falegname, il bosco, la caverna e il castello dell’orco. In questa stanza tavolo e sedie sono ad altezza gigantesche e i piccoli visitatori vengono nascosti proprio sotto il tavolo da dove si vede l’orco. La fiaba di Pollicino scorre veloce, i bambini sono rapiti dalla bravura dell’attore. In fondo l’ambientazione, realizzata da Scena Urbana, fa la propria parte ma è la capacità narrativa dell’attore (in questo caso Michele ma anche Manuela Misiti e Clara Bonomi) che rapisce i piccoli ospiti e li coinvolge fischiando, ululando, interagendo con la storia. Ma la cosa che più colpisce è l’attenzione con cui ascoltano. “Li portiamo – racconta una delle maestre – per farli immergere in un mondo che sia fantastico. Oggi è difficile per loro trovare questi momenti tra le molte attività che fanno. In più vediamo i bambini in situazioni diverse da quella scolastica. A scuola – continua – recuperiamo poi l’esperienza sia in italiano che in arte in modo tale da creare un lavoro interdisciplinare”. Tra i presenti anche Ancilla Andreis, ragazza della 4D del Liceo delle scienze umane di Gardone Valtrompia, che è presente alla Torre per l’alternanza Scuola-Lavoro.
“È una bella esperienza – racconta – in cui familiarizzo con bambini diversi”. Il viaggio nella storia di Pollicino, che dura circa un’ora, si conclude al secondo piano dove è possibile fare un paio di giochi a tema: la voce dell’orco, in cui i bambini urlano in un microfono che cambia la voce e una sorta di percorso ad ostacoli interattivo tra stivali delle sette leghe, tronchi e corone d’oro d’afferrare. Insomma uno spazio dedicato alla magia delle fiabe che per la XIV volta offre a bambini e adulti la possibilità di viaggiare nella fantasia. Un successo anche quest’anno per l’iniziativa curata e ideata da Sonia Mangoni. Molte altre iniziative a corollario sono messe in campo. Per ogni informazione www.latorredellefavole.it o 0308929250. Consulta il pieghevole