Vivere il tempo del millennio
La parrocchia di Borno ha organizzato un nutrito programma per festeggiare i 1.000 anni della sua presenza sul territorio
La parrocchia di Borno ha organizzato un nutrito programma per festeggiare i 1.000 anni della sua presenza sul territorio , partendo dal dato storico sulla nascita della parrocchia di Borno, che risale alla secolare contesa tra bornesi e scalvini sulla proprietà del monte Negrino quando i Vescovi Landolfo di Brescia e Alcherio di Bergamo, accompagnati dai loro avvocati, sono presenti nel giorno 13 novembre 1018, in Borno, “ante hostium basilice Sancti Martini” (“davanti alla porta/ingresso della chiesa di San Martino”), per la definizione dell’annosa questione. Ma nel 2018, oltre al millennio della parrocchia, ricorrono anche altri due importanti anniversari legati alla comunità: il 30° della costruzione dell’Oratorio Arcobaleno e il 20° della visita di papa Giovanni Paolo II. Nei cuori e nelle menti di chi era presente sono rimaste incancellabili le parole del Papa, il cui messaggio centrale è stato un triplice invito. Uno rivolto a tutta la gente di Borno: “Cari Bornesi, amate la vostra fede, testimoniatela con gioia, rendetela operosa mediante l’amore fraterno, il perdono e l’aiuto reciproco e solidale”. Uno rivolto ai giovani: “Investite bene la vostra vita, che è un talento da far fruttificare; ricordatevi che si vive una volta sola. Non sprecate la vostra vita!”. E uno rivolto ai lontani dalla Chiesa e ai non credenti: “Non abbiate paura a cercare Dio, perché Egli vi sta cercando e vi ama”. “Il movente di tutto il Pontificato, il motivo ispiratore di tutte le iniziative intraprese è stato religioso: tutti gli sforzi del Papa – spiegò il card. Re nell’omelia del 10° anniversario della visita – miravano a fare rientrare Dio da protagonista in questo mondo.
Le celebrazioni inizieranno domenica 24 giugno, festa di S. Giovanni Battista, cui è intitolata la magnifica chiesa e si concluderanno domenica 11 di novembre, festa di S. Martino, cui era intitolata la prima chiesa ricordata da documento del 1018. La festa patronale si aprirà con un tema forte e significativo: “Chiesa fonte di acqua viva” e già il 20, 21 e 22 luglio ci sarà l’anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II, celebrati con una fiaccolata, con una serata con mons. Oder, postulatore della beatificazione e canonizzazione di papa Wojtyla, e un concerto dal titolo “Chiesa pentecoste dello spirito”. In autunno si continuerà con altri eventi, tra cui il compleanno dell’oratorio, con un dibattito su “Cinema Pineta: un nuovo inizio è possibile?”, mentre domenica 11 novembre nella Messa presieduta da mons. Francesco Beschi, bresciano e Vescovo di Bergamo, sarà dato mandato alla comunità perché cammini con nuovo slancio.
Molte iniziative culturali e storiche ruoteranno attorno all’edificio edificato tra il 1771 e il 1781, su disegno di un unico progettista, caratterizzato da unitarietà, armonia, bellezza e ricchezza dello stile dei particolari e nell’insieme, con opere d’arte all’interno (di Sante Cattaneo di Salò, Lattanzio Quarena,della bottega dei Fantoni di Rovetta). Altri luoghi di pietà sono nati nel tempo a testimonianza della profonda fede dei bornesi: l’oratorio di S. Antonio, contenente un affresco di Callisto Piazza; la chiesetta della Madonna Addolorata; la cappella di S. Barbara; la chiesetta della Madonna di Lourdes; la chiesa di S. Anna a Paline; la chiesetta di S. Fiorino (o Floriano), sulla strada per Lova; la chiesetta di S. Fermo, la chiesetta degli Alpini in Val di Moren.
L’invito. Sarebbe però limitativo pensare che “Il tempo del millennio” a Borno sia riscoperta d’archivio, di fonti, testimonianze e storia. La comunità è invitata in questo tempo ad arricchire le iniziative celebrative, culturali e caritative. E in molti, da più parti e con molte diverse sensibilità, ci stanno pensando perché questi mille anni sono la testimonianza di una comunità religiosa e civica per certi versi unica nel panorama camuno e delle Alpi.