Una montagna per tutti
I limiti esistono solo nell’anima di chi è a corto di sogni… Con questa frase di Philippe Petit, Ponte di Legno ha accolto il gruppo di 15 ragazzi ed educatori delle cooperative sociali di Sol.Co. Camunia che dal 21 al 29 giugno, da Lovere hanno attraversato tutta la Vallecamonica nell’ambito del progetto “Una Montagna per Tutti, sul sentiero di Carlo Magno”.
Il progetto - in risposta al bando “Sociale 2022” di Fondazione Comunità Bresciana – nasce per coniugare la vocazione turistica del territorio della Vallecamonica alle esigenze di accessibilità di persone con difficoltà motorie. Due le attività principali: da una parte gli educatori delle realtà coinvolte (Spazio Autismo di Vallecamonica, Cooperativa Azzurra di Darfo Boario Terme e cooperativa Il Cardo di Edolo) hanno percorso il tragitto con persone con disabilità cognitive, sociali e motorie verificando così il grado d’inclusività ed accessibilità del percorso e delle strutture ricettive che si possono incontrare durante il tragitto; dall’altra è stato possibile mappare percorsi alternativi utili a garantire una fruizione maggiormente accessibile del cammino originale.
L’esperienza vissuta dai protagonisti si è arricchita durante il percorso. Si è data la possibilità a chiunque volesse condividere il cammino di partecipare, aiutando gli educatori, ma anche portando la propria esperienza all’interno di un gruppo che ha visto ragazzi con disabilità confrontarsi con persone inserite in percorsi di recupero terapeutico, appassionati di storia e amanti della natura; durante i 9 giorni di camminata il gruppo in movimento è passato da 20 a 50 persone. La risposta comunitaria si è vista non solo nel numero dei partecipanti, ma anche nella disponibilità di associazioni, parrocchie, gruppi ed amministrazioni ad accogliere i ragazzi e a risolvere qualche problema logistico. Oltre ai comuni coinvolti e a tutte le attività che ci hanno accolto, questo progetto è stato possibile grazie agli ideatori del Cammino di Carlo Magno, al Gruppo Volontari del Sorriso, all’associazione Arnica di Berzo Demo, all’Associazione Sportiva Dilettantistica P3RSONAL di Matteo Giorgi, a Sentieri Accessibili, alla Cooperativa di Bessimo e alla cooperativa Voilà che ha curato la comunicazione di tutto il progetto.
Questi progetti possono essere anche cassa di risonanza per sensibilizzare il territorio, ma la vera inclusione si agisce nel quotidiano, attraverso piccoli gesti personali che permettono ai ragazzi ed alle loro famiglie di non sentirsi soli.
“Mentre camminavamo – dice un ragazzo – in tantissimi ci hanno accolto, ci suonavano il clacson per salutarci e dirci “buon cammino”, ci offrivano le caramelle e ci hanno offerto merende, pranzi e cene”. Può sembrare poco, ma probabilmente è proprio da qui che bisogna partire.