Torna a splendere la Madonna del Monte
Su un poggio alle spalle del paese di Gianico, da cui si domina la valle dal lago d’Iseo alle cime dell’Adamello, si erge il santuario della Natività di Maria Vergine, meglio conosciuto come santuario della Madonna del Monte.
Per scongiurare una calamità in val Vedetta nel 1533, gli abitanti del paese fecero un voto alla Beata Vergine, promettendo di erigere un santuario a suo nome. Dopo una prima cappella, corrispondente all’attuale sagrestia grande, fu edificato il santuario a metà del secolo successivo e totalmente rinnovato tra il 1753-63.Grazie al bando PNRR Architettura Rurale si è ottenuto il finanziamento per il restauro degli intonaci, degli affreschi e del materiale lapideo della facciata e delle superfici esterne, eseguito dalla ditta Montagnoli Emanuela Vertua di Muratello di Nave su progetto a cura dell’architetto Valentina Gaioni di Angolo Terme.Il restauro è stato autorizzato e seguito dall’architetto Camilla Rinaldi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.
L’intervento era da tempo auspicato, in quanto le condizioni degli intonaci versavano in gravi condizioni a causa di infiltrazioni di umidità di svariate origini, a cui nel tempo avevano cercato di ovviare con interventi di manutenzione, senza intervenire radicalmente al problema.Dopo aver rimosso tutte le parti ammalorate o costituite da materiali non idonei, si sono ricostruiti gli intonaci con malta di calce in collaborazione con la ditta Tagliaferri Valerio di Darfo, le modanature degli ornati che impreziosiscono la facciata, quindi si sono ripassate tutte le coperture, specie quelle del tettuccio del timpano, maggior fonte di degrado.
Successivamente sono stati restaurati gli affreschi e le scritte che decorano il prospetto frontale ed infine si è curata la tinteggiatura, recuperando i toni originari rosati, armonizzandoli fra loro e alla locale pietra Simona diffusamente utilizzata per basi e capitelli. Al restauro del Santuario, tanto caro agli abitanti di Gianico, si vorrebbe dare seguito quello degli edifici annessi, comprendenti anche le parti più antiche del complesso, che si vorrebbero maggiormente valorizzare, appena saranno trovate le risorse necessarie e ottenuto i relativi permessi.