Sentire l’urgenza del tempo
Sabato 13 maggio al Museo Camuno di Breno un convegno su Tovini. Si può visitare anche una mostra diffusa a Cividate Camuno e a Breno
La figura del Beato Giuseppe Tovini viene contestualizzata nei suoi luoghi d’origine e messa al centro di una mostra diffusa e di un convegno. Personalità di primo piano del cattolicesimo bresciano, nato a Cividate Camuno nel 1841 e morto a Brescia nel 1897, Tovini si è impegnato su diversi fronti: dalla professione di avvocato alla politica, fu tra i fondatori della Banca di Vallecamonica, della Banca San Paolo di Brescia e del Banco Ambrosiano. L’8 luglio del 1893 fonda, tra gli altri, il nostro settimanale, La Voce del Popolo. Nel settembre 1998 viene proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II. Si parlerà di questi e altri passaggi fondamentali della vita del Beato camuno sabato 13 maggio al Museo Camuno di Breno, nel corso del convegno “Giuseppe Tovini: sentire l’urgenza del tempo”. Sarà l’occasione per lanciare anche la digitalizzazione degli archivi dei tre istituti fondati da Tovini sul sito dell’archivio storico di Intesa San Paolo (https://asisp.intesasanpaolo.com/intesa-web/).
Dalle 9.30 interverranno, introdotti e moderati da Mario Taccolini (Università Cattolica), Paolo Corsini (Fondazione Luigi Micheletti), Ilario Bertoletti (Morcelliana Editrice), Giovanni Gregorini (Università Cattolica), Barbara Costa (Archivio storico Intesa San Paolo) e Michele Valotti (Università Cattolica).
Il convegno rientra nel più ampio progetto “Attorno al monumento di Giuseppe Tovini”, avviato nei giorni scorsi e destinato a proseguire fino a fine ottobre. La mostra diffusa sarà visitabile nelle tre sedi espositive: a Cividate Camuno il monumento di piazza Fiamme Verdi e casa Tovini in via Palazzo, a Breno il Museo camuno Camus. Il monumento a Giuseppe Tovini è corredato da pannelli espositivi con la storia dell’opera e riproduzioni fotografiche. La casa Tovini custodisce l’ufficio della sede della Banca di Vallecamonica, con gli arredi originali e molti reperti. La mostra diffusa prevede inoltre la visita al Camus, che ospita i busti di Giuseppe Tovini e di Giuseppe Zanardelli, il ritratto di Tovini, i disegni del progetto per il monumento a Tovini, le scritture bancarie dei correntisti e registri vari di contabilità, tre ritratti degli antenati di famiglia Tovini e l’albero genealogico della famiglia. Proprio il direttore del Museo Camuno, Federico Troletti, è l’ideatore della mostra nonché coordinatore del relativo catalogo.