Paese in fermento per la Funsciù
I 365 giorni che separano Gianico dalle Feste decennali in onore della “Madonna del monte” saranno di intenso lavoro: la comunità è coinvolta
Manca un anno ma c’è già fermento: i 365 giorni che separano Gianico dalle Feste decennali in onore della “Madonna del monte” – celebrazioni anche note come “Funsciù” – saranno di intenso lavoro. Le donne si occupano dei fiori di carta crespa, le cui modalità di realizzazione vengono tramandate da generazioni. Agli uomini è destinato il taglio dei rami d’abete e la collocazione per le strade tonnellate di frasche di abete che serviranno a creare un “bosco” nel quale “sbocceranno” migliaia e migliaia di fiori di carta multicolore. Lungo le vie di Gianico saranno collocati due milioni di fiori. Il risultato è un incanto di colori e luci tale che, durante la Funsciù, il paese della Bassa Valle si cala in un’atmosfera fiabesca unica. Questa tradizione è entrata a far parte del Registro delle Eredità Immateriali Lombarde, un progetto di valorizzazione, salvaguardia e promozione dei beni immateriali, saperi tradizionali e pratiche rituali della Regione. Saranno quattro i giorni di festa (8/12 maggio 2019) in onore di Maria, a cui è dedicato il santuario.
La storia. Gianico è devoto alla sua Madonnina dal 1536, quando “il suo popolo - come si legge in un affresco conservato nella casa del custode del santuario - desideroso d’essere liberato dal grandissimo pericolo, che gli soprastava, di essere oppresso dalla valle Vedetta, fece voto di fabbricare questa chiesa in onore della beata Vergine, sotto il titolo di Santa Maria delle Grazie, il che subito miracolosamente ottenne”.
La chiesa, che nel 1700 fu ampliata e assunse l’attuale forma barocca, è collocata alla fine di un percorso immerso tra i castagni. All’interno è custodita la statua cinquecentesca della Madonna con Bambino portata in processione durante la Funsciù. Per garantire come ogni decennale un’organizzazione impeccabile, a marzo si è insediato il Comitato Organizzatore della Funsciù, presieduto dal sindaco Emilio Antonioli e dal parroco don Fausto Gregori, che vede il coinvolgimento dei referenti di tutte le associazioni e la partecipazione dei “capi via”, portavoce dei numerosi gruppi di lavoro che da mesi sono già all’opera per la preparazione dell’evento e che hanno seguito corsi appositi per imparare a confezionare fiori di carta.
Le attività di promozione e comunicazione relative all’evento sono state affidate a “Voilà”, una cooperativa camuna che ha creato un logo apposito, affiancato da una fotografia in bianco e nero della Madonnina. L’immagine verrà utilizzata anche sul sito (www.lafunsciugianico.it), sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram dedicati.