Nuova sede del Museo Archeologico
I lavori stanno procedendo senza intoppi nell’immobile destinato a nuova sede (l’Incubatore d’Imprese, ex convento delle Canossiane) e la consegna è prevista entro l’estate 2019
Ci eravamo lasciati un anno fa, davanti agli scavi in corso nella nuova sede del Museo Nazionale Archeologico di Cividate Camuno, con la dott.ssa Serena Solano, funzionario archeologo di zona e responsabile del progetto scientifico, il sindaco di Cividate Camuno Cirillo Ballardini e l’allora direttore del Polo Museale della Lombardia Stefano L’Occaso. Tutti erano stati concordi nel dire che il trasferimento della raccolta museale nella nuova sede di Piazza Giacomini - promosso dal Polo Museale e dal Comune di Cividate Camuno, condiviso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia - avrebbe rappresentato, per Cividate e per l’intera Vallecamonica, una svolta dal punto di vista turistico e non solo.
I lavori stanno procedendo senza intoppi nell’immobile destinato a nuova sede (l’Incubatore d’Imprese, ex convento delle Canossiane) e la consegna è prevista entro l’estate 2019. Quello di Cividate è l’unico museo archeologico nazionale in provincia di Brescia dedicato alla romanità, e si affermerà come Museo di tutta la Vallecamonica, come hanno ribadito nel corso della presentazione dell’avanzamento delle opere, con tanto di visita al cantiere, gli attori coinvolti.
A ottobre 2018 c’è stato l’avvio dei lavori di adeguamento e sistemazione architettonica dei nuovi spazi, situati nel cuore della città romana, con un più facile collegamento, rispetto all’attuale sede di via Roma, con l’area archeologica del foro e il Parco archeologico del Teatro e dell’anfiteatro. Questi primi mesi del 2019 serviranno a portare a termine le opere di ri-funzionalizzazione dell’immobile, quindi si passerà all’allestimento delle sale e al trasferimento dei reperti, un processo delicato, a carico del Polo Museale, che comporterà una spesa di circa 400.000 euro. Il nuovo polo prevede un netto ampliamento dell’offerta al pubblico e la presentazione di materiali inediti, all’interno di nuovi e più moderni percorsi espositivi. Grande risalto verrà dato alla statua della dea Minerva, venuta alla luce nel santuario di Spinera di Breno, ma anche al nudo eroico dall’area del foro di Cividate e alla porta in legno dalla casetta di Pescarzo di Capo di Ponte. Oltre ai corredi delle necropoli del territorio, le nuove e moderne sale d’esposizione ospiteranno il tesoretto di Braone e una ricca collezione epigrafica. Il tutto su due piani, supportato da pannelli didascalici e da un apparato audio e video. Nell’attesa di vedere il risultato finale, la suspense è creata da un video-spot promozionale, realizzato grazie a fondi di Regione Lombardia nell’ambito di un progetto promosso dalla Comunità Montana, visibile già in questi giorni sulle emittenti locali e nei cinema del territorio.