Maltempo: la conta dei danni
Sono soprattutto le Valli, con quella attraversata dall'Oglio in testa, a lamentare le situazioni più critiche. Preoccupa l'arrivo di una nuova perturbazione
Mentre cresce la preooccupazione per una nuova perturbazione che dovrebbe colpire il Bresciano nel corso della giornata, nelle Valli, Valle Camonica in testa, è il momento della conta dei danni causati dalle precipatazioni e dal maltempo dei giorni scorsi.
Più di 600 sono gli ettari di bosco distrutti nella valle dell'Oglio, con la Protezione civile, Vigili del fuoco e volontari sono impeganti da giorni per rimediare alle situazioni di rischio e ai danni causati. Preoccupa in modo particolare la frana che in località Magada San Pietro a Corteno Golgi si è staccata dalla momtagna finendo nel letto dell'Oglio. Lo smottamento ha richiesto l'evacuazione di alcune abitazioni.
Costantemente a rischio per il possibile crollo di alberi resta la statale 42 nei pressi di Berzo Demo, tanto che il sindaco ha avanzato l'ipotesi di chiudere l'arteria da e per l'alta Valle per garantire l'incolumità dei suoi concittadini.
Tante altre le situazioni critiche, come a Nardo di Ceto, dove continua a essere impercorribile l'ex statale 42 e inutilizzabile il tratto ferroviario. In queste ore dovrebbero avere preso il via i lavori per liberare i binari da alberi e altri detriti..
Una frana rende, poi, praticamente inaccessibile la Valpaghera, con gran parte del bosco danneggiato e parecchi alberi finiti nel torrente Palobbia. Anche in Val Palot il maltempo si è fatto sentire, accanendosi in modo particolare sul patrimonio boschivo. Uno smottamento in località Longhe rende impossibile continuare verso la valle da Fraine di Pisogne.
Non è certamente migliore la situazione in Valle Sabbia dove sono moltissime le abitazioni, soprattutto quelle rurali, che hanno subito danni. Da giorni a Bagolino molte abitazioni sono ancora prive dell'energie elettrica dopo che le raffiche hanno piegato e reso inutilizzabili un traliccio. Le zone più isolate sono quelle di Prada, Cerreto Alto e Basso, dove la linea elettrica secondaria è stata sepolta da alberi sradicati. A Bagolino resta ancora inutilizzabile la strada che porta a Riccomassimo e, di qui, in Trentino.
Danni anche a Bione, dove alcune abitazioni, in frazione Morcherane, sono ancora prive dell'energia elettrica, e ad Anfo dove la forza del vento ha scoperchiato le malghe Zeno e Baremone. Anche in alta Valle Sabbia, poi, non si contano i danni subiti dal patrimonio boschivo.
In Valtrompia resta chiusa la strada per il Maniva a causa dello smottamento che si è verificato a San Colombano, in località Cornei
L'apertuta dello scolmatore dell'Adige, necessaria per evitare che il fiume allagasse Verona, ha lasciato pesanti conseguenze nel lago di Garda con ampie chiazze di fanghiglia che nelle ore si sono allargate su buona parte della sua superficie. Anche sul Benaco è ancora in corsa la conta dei danni causati soprattutto dal vento e dalla pioggia dei giorni scorsi. Danni si sono registrati al tetto del Santuario di Montecastello e in tante altre strutture.