La morte improvvisa di Gian Mario Martinazzoli
Gian Mario Martinazzoli è morto. Un malore all’alba di martedì se l’è portato via. Mancheranno la sua voce e il suo stile, ormai inconfondibili non solo per i camuni ma per tutti i bresciani, che seguivano le notizie dalla Vallecamonica grazie ai suoi servizi sull’emittente locale Teletutto. Prima ancora c’è stata la radio, Radio Voce Camuna, per la quale da metà anni ’80 e fino al 2016 è stato direttore e redattore e di cui tutt’ora era responsabile della testata giornalistica. Anni di esperienza nel campo dell’informazione locale che gli sono valsi la stima e il rispetto da più fronti. Dal mondo amministrativo locale e comprensoriale, di cui conosceva i risvolti, al mondo delle parrocchie, per le quali era un solido punto di riferimento e moderazione; passando dall’ambito culturale, quale profondo conoscitore del patrimonio artistico camuno e non solo, e da quello dell’ambiente e della montagna, appassionato ed esperto di ogni cima e ogni sentiero della Valle.
Nato nel 1950 a Grevo di Cedegolo, si laureò in Lettere e Filosofia, data la sua passione incommensurabile per le materie umanistiche, in particolar modo il latino e la filosofia, ma si specializzò anche per insegnare educazione fisica e fu insegnante in diverse scuole medie camune negli anni ’80. Ben presto si avvicinò al giornalismo, con Radio Voce camuna, nella prima sede di Malegno, paese in cui si sposò con Noris Martinelli oltre 40 anni fa e in cui ha sempre vissuto. La radio, insieme alla carta stampata - Giornale di Brescia, ma anche La Voce del Popolo, Lettere dall’Eremo e molte altre collaborazioni, - è stata la sua professione, cui si è aggiunto l’incarico di corrispondente di Teletutto per la Vallecamonica. Una vita spesa a raccontare la sua terra, che tanto amava. Un giornalista di un altro tempo, lontano dai social e dai gossip, pronto invece a verificare le notizie e ad analizzarle con precisione e senza fronzoli. Martinazzoli era stimato non solo sul lavoro ma anche per il suo impegno sociale. Ad esempio, insieme alla moglie, seguiva le giovani coppie di fidanzati e sposi all’Istituto Pro Familia di Breno, dove ricopriva anche il ruolo di Responsabile di zona del gruppo degli Apostoli della Famiglia, oltre che essere un membro del direttivo del Consultorio situato proprio all’interno del Pro Familia.
Innumerevoli le testimonianze di cordoglio giunte da ogni dove alla famiglia e alle redazioni di cui faceva parte, per la perdita di una figura così impegnata e stimata, che lascia un grande vuoto. I funerali sono giovedì 22 settembre alle ore 16 nella parrocchiale di Malegno.
