La chiesa restaurata patrimonio di tutti
Lunedì 30 aprile alle 20, il vescovo Tremolada consacrerà la chiesa dell’Eremo di Vallecamonica a Bienno. Il giorno dopo, martedì 1° maggio alle 15.30 “Magnificat per Maria” come ringraziamento
Don Roberto Domenighini, direttore dell’Eremo dei santi Pietro e Paolo di Bienno, esprime soddisfazione per la conclusione dei lavori alla chiesa dell’Eremo: “Auspico che tutti accorrano per vedere la chiesa restaurata, perché l’Eremo è di tutti i camuni, di tutti i cristiani. Dopo un anno intenso di lavoro, con gioia aspettiamo il vescovo Pierantonio per la consacrazione”.
La chiesa dell’Eremo non era consacrata?
Possiamo parlare di una riconsacrazione, perché sicuramente venne consacrata alle sue origini. La chiesa dell’Eremo nacque quando sant’Antonio di Padova, tra il 1228 e il 1230, fondò la presenza francescana all’Eremo. Venne ingrandita più volte e ricostruita negli anni ‘60 riprendendo le forme settecentesche, epoca in cui l’Eremo venne abbandonato. Dopo oltre 200 anni di non utilizzo, quindi, l’idea è stata quella di tornare a consacrare la chiesa, con una cerimonia che si terrà lunedì 30 aprile alle 20.
Che cos’ha fatto pensare a un intervento di restauro della chiesa?
La chiesa dell’Eremo ospita tantissime persone durante l’anno, e ha sempre avuto il difetto di essere molto fredda. Un impianto ad aria cercava di ovviare al problema, ma, oltre a non scaldare a sufficienza, con il suo fastidioso rumore disturbava le celebrazioni e le meditazioni. Ecco spiegati i lavori per la posa di un impianto di riscaldamento a pavimento, che - con il rifacimento della pavimentazione con porfido di Vallecamonica, la tinteggiatura e il posizionamento dell’ambone secondo le norme liturgiche - hanno donato un’aula di preghiera calda e familiare. Nota non indifferente è che tutte le spese sono state pagate: contributi di istituzioni benemerite hanno coperto circa il 10% della spesa, il resto è venuto dal dono di don Gregorio Salvadori e dal lavoro dell’Eremo.
Come si presenta la chiesa rinnovata?
Abbiamo scelto di collocarvi alcune opere. È il caso dello strappo d’affresco della Crocifissione, conservato in una delle sale del piano terra, posto sulla parete di destra della navata; una pala di sant’Antonio di Padova è stata sistemata nella prima cappella di destra, ove anticamente sorgeva un altare dedicato al Santo. Altro dono prezioso, è la reliquia dalle spoglie mortali del Beato Giuseppe Tovini proveniente dalla Fondazione Tovini che ha provveduto anche a un degno reliquario che sarà posto nella cappella di sant’Antonio, su una colonna ricavata dai resti dell’antico chiostro. Nella seconda cappella troveranno spazio la statua della Madonna, rinvenuta in un magazzino dell’Eremo, restaurata dalle donne del ritiro e incoronata dal card. Re, e la reliquia della santa biennese Geltrude Comensoli, fondatrice delle Suore Sacramentine, da qualche mese anima materna dell’Eremo.
Sono sempre numerosi gli appuntamenti che caratterizzano il calendario annuale dell’Eremo.
L’Eremo ha un cammino molto intenso. Alcuni appuntamenti sono fissi, come i ritiri mensili, gli esercizi spirituali, le settimane di preghiera; oppure iniziative per la formazione: i corsi di teologia fondamentale, il corso biblico, le serate di cammino spirituale. L’Eremo è anche luogo di accoglienza di parrocchie o gruppi, incontri per genitori o del consiglio pastorale.
Ora tutta l’attenzione è rivolta ai festeggiamenti per la fine dei lavori della chiesa. Qual è il programma?
In attesa della consacrazione, martedì 24 aprile abbiamo ospitato un concerto del giovane maestro Giulio Togni all’organo e al clavicembalo. Lunedì 30 aprile alle 20, il vescovo Pierantonio Tremolada consacrerà la chiesa. Il giorno dopo, martedì 1° maggio alle 15.30 si ringrazierà per il grande dono della chiesa con “Magnificat per Maria”, meditazione musicale dei Cori Pineta e Ana Vallecamonica. Seguirà, alle 17, la Messa solenne di inizio mese. Appuntamenti a cui tutti sono caldamente invitati.