Darfo: l'ultima volontà di Sara
Sabato si è tenuta l'inaugurazione del "Centro Sara Pedersoli" di Darfo, intitolato alla giovane mamma scomparsa prematuramente. Presente alla cerimonia del taglio del nastro il figlio Nicolò
“Senza il loro aiuto tutto questo non si sarebbe potuto realizzare”. Queste le parole del presidente di Sol.Co. Camunia Angelo Farisoglio di fronte ai locali appena inaugurati del Servizio Spazio Autismo. Il riferimento è alla famiglia di Sara Pedersoli, giovane mamma scomparsa prematuramente nel marzo 2018, che, come ultima sua volontà, chiese di migliorare i servizi e i locali in cui anche suo figlio Nicolò, di 6 anni, affetto dal disturbo, frequentava.
Non poteva che essere intitolato a lei il nuovissimo “Centro Sara Pedersoli”, situato al piano terra del grande immobile della Casa del Fanciullo di Darfo che, dopo qualche mese di lavori, gode di locali più ampi e luminosi, di stanze sicure e adatte alle varie attività e di un ingresso indipendente. È stato anche e soprattutto grazie al Fondo Sara Pedersoli, istituito qualche mese dopo la scomparsa della donna, se il nuovo Spazio Autismo è stato rinnovato e inaugurato in così poco tempo: quasi la metà del denaro necessario alle opere di ristrutturazione e riorganizzazione dei locali (costate 250mila euro in tutto) è stato raccolto con le diverse iniziative lanciate in questi mesi dal Fondo. Iniziative che non si fermeranno ora che questo risultato è stato raggiunto, ma che proseguiranno con nuove idee legate a Spazio Autismo.
La cerimonia di inaugurazione, sabato, è stata partecipata e commovente: è stato infatti Nicolò, aiutato da papà Ettore e dalla zia Marcella, a tagliare il grande nastro blu (il colore simbolo dell’autismo) posto all’ingresso della struttura. Una volta aperti, i nuovi spazi hanno ricevuto la benedizione da parte di don Giuseppe Maffi, parroco di Darfo e presidente dell’ente morale Casa del Fanciullo, che ha concesso i locali di Spazio Autismo in comodato gratuito per 10 anni a Sol.Co. Camunia.
“La storia di Spazio Autismo è nata parecchi anni fa, quando il Consorzio SolCo Camunia, viste le necessità del territorio, presentò un progetto con Fondazione Cariplo per creare anche in Vallecamonica uno spazio riservato ai bambini e ragazzi autistici” ha spiegato Angelo Farisoglio. Il servizio rimane l’unico in Vallecamonica e ora attende che la Regione Lombardia dia l’autorizzazione per farlo passare da sperimentale a definitivo. Vengono seguiti 35 bambini e ragazzi dai 2 ai 18 anni. “Speriamo che questi nuovi spazi ci diano la possibilità di accogliere anche gli altri 15 bambini in lista d’attesa” è stato l’auspicio espresso da Farisoglio, che non ha mancato di ringraziare tutti coloro che in vari modi hanno contribuito allo splendido risultato.