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Breno
di LINDA BRESSANELLI 03 lug 2020 09:00

K-Pax, promuovere e accogliere

La cooperativa, che ha superato l’emergenza sanitaria senza contagi tra i beneficiari dei progetti di accoglienza, guarda avanti

La chiusura, l’isolamento e tante rinunce. Ma la cooperativa K-Pax, che ha sede a Breno, è riuscita a superare la fase dell’emergenza sanitaria senza contagi tra i beneficiari dei suoi progetti di accoglienza. Ne fanno parte richiedenti asilo, migranti e rifugiati, persone in condizioni di fragilità sociale. Un forte ruolo l’ha giocato l’esperienza, come racconta Carlo Cominelli, presidente di K-Pax: “Alcuni dei nostri ospiti, quando erano nel loro Paese, avevano purtroppo incontrato l’ebola ed erano già formati a un approccio di distanziamento sociale e di estrema igiene. Sono stati importantissimi vettori di autoformazione per le altre persone accolte nei nostri appartamenti in Valle”. Un altro fattore decisivo è stato quello di poter isolare i ragazzi in piccoli gruppi: “Il fatto di avere strutture distribuite sul territorio, e non grandi concentrazioni di persone, come purtroppo capita molto spesso nel settore della migrazione, ci ha permesso di superare indenni la prima fase della pandemia” afferma sollevato Cominelli.

La ripresa. Ora è il momento di riprendere, passo dopo passo e con tutte le precauzioni del caso, le varie attività che K-Pax porta avanti. D’estate, da una dozzina d’anni a questa parte, la cooperativa, insieme ad altri enti e associazioni camuni, organizza il festival AbbracciaMondo: concerti, convegni inerenti temi di attualità, prodotti dal mondo, musiche e balli tradizionali, spettacoli e mostre…un mix che era impensabile proporre con le restrizioni in vigore: “Quest’anno abbiamo dovuto optare per dei contenuti più brevi e a distanza, che divulghiamo sulla pagina Facebook di Abbracciamondo, da cui si possono anche vedere in diretta. Abbiamo iniziato con una riflessione sul libro “La Pacchia” della giornalista Bianca Stancanelli, per proseguire con un reading teatrale di Giorgio Consoli dal titolo “Ponti di parole su mondi roventi”. Per metà luglio è stato fissato un importante intervento sul tema della rotta dei Balcani.

Hotel Giardino. A Breno, inoltre, K-Pax ha in carico la gestione dell’Hotel Giardino. In questo caso, spiega Carlo Cominelli, pur avendo la possibilità di rimanere aperti, per la presenza di contratti in essere, si è preferito chiudere e darsi il tempo di attivare tutte quelle procedure e quei presìdi indispensabili per una gestione a norma della struttura alberghiera. Dall’hotel, oltre ai turisti stranieri, passa il turismo legato ai cammini della Valeriana e di Carlo Magno, battuti da molti quest’estate per l’opportunità di stare all’aperto e in spazi ampi. Per questo Cominelli si dice moderatamente ottimista rispetto al resto della stagione, poiché dopo la significativa crisi si stanno vedendo i primi ospiti: “E ci hanno anche fatto i complimenti per il livello di pulizia e sicurezza dell’hotel”.

LINDA BRESSANELLI 03 lug 2020 09:00