Il dono grande dei disabili camuni
Con la rinuncia del pranzo natalizio e con la vendita del calendario realizzato per il 25° di fondazione della Polisportiva Disabili Vallecamonica è stato possibile donare tremila euro all’Anffas dei Monti Sibillini, Centro diurno in provincia di Macerata
Foto di Mauro Ciferai
La volontà di aiutare i paesi colpiti dal terremoto era emersa già da tempo tra i vertici della Polisportiva Disabili Vallecamonica. Gli atleti, gli allenatori, i volontari, i simpatizzanti e gli sponsor avevano subito acconsentito alla decisione del Consiglio di non trovarsi per il consueto pranzo di Natale. Una scelta maturata come segno di rispetto nei confronti delle popolazioni del centro Italia che è divenuta molto di più: con il denaro risparmiato rinunciando al pranzo e con la vendita del calendario fotografico realizzato per il 25° anniversario di fondazione della Polisportiva camuna è stato possibile donare tremila euro all’Anffas dei Monti Sibillini, Centro diurno in provincia di Macerata che promuove progetti in favore di una settantina ragazzi con disabilità, individuato dalla presidente Gigliola Fassa su suggerimento di Nelio Piermattei e Mauro Ficerai del Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale). Una delegazione camuna si così è recata nelle Marche prima di Natale per consegnare la cifra direttamente nelle mani dei maceratesi: servirà per posare la prima pietra della nuova sede dell’associazione che opera fra i comuni di San Ginesio e Sarnano, dopo che i locali della parrocchia dove svolgevano attività e laboratori sono stati utilizzati per accogliere gli sfollati del terremoto. Alcune frazioni dei due comuni infatti, a causa del sisma, sono state completamente evacuate e l’Anffas ha ceduto volentieri la sua sede a chi non ha più una casa.
Ma ora, per continuare il lavoro avviato anni fa, gli servono nuovi locali. La spedizione camuna era composta da otto membri: la presidente Gigliola Frassa, il responsabile tecnico Angelo Martinoli, tre atleti – Sara Bonfanti e i fratelli Alessandro e Andrea Provera con papà Roberto – e i volontari Pietro e Paola. “L’accoglienza è stata davvero molto calorosa – racconta entusiasta Frassa –. La presidente dell’Anffas Sibillini Cinzia Antoniozzi e i volontari, ma anche il parroco e gli assessori dei comuni di San Ginesio e Sarnano, hanno fatto gli onori di casa in un clima di fraternità e amicizia, nella tensostruttura che ospita temporaneamente la chiesa e le associazioni del territorio”. Dopo la consegna dei fondi raccolti in Valle, i responsabili dell’associazione marchigiana hanno accompagnato gli otto camuni fra le case devastate dal sisma. Un’esperienza unica e indimenticabile per tutti, che non resterà certamente isolata, perché la Polisportiva disabili, che sta pensando ad altri aiuti per l’Anffas dei Monti Sibillini, darà persino vita a un gemellaggio tra le due associazioni, che già si sentono molto vicine, come dimostra il messaggio di ringraziamento inviato a Breno da Sarnano: “Ogni criticità si vive con una luce diversa sentendo la vicinanza che ci avete fatto percepire quando siete venuti. Tutti i presenti hanno vissuto con il cuore un momento di vera solidarietà nel quale si intravede la possibilità di progettare un presente e un futuro più sereno”.