Fraternità Francescana in Valle Camonica
Non è un eremo. Non è una casa di spiritualità. Ma sarà un luogo per la formazione permanente dei frati e sarà aperto (può ospitare massimo tre/quattro persone) anche a chi chiede di fare questo tipo di esperienza.
Con la loro presenza, come ha confermato mons. Giovanni Palamini, il Monastero potrà essere ancora un prezioso luogo di preghiera dentro il carisma francescano anche se non è in continuità con quanto vissuto fino ad oggi. Fra Giampaolo Possenti, fra Marco Ferrario e fra Massimo Casarin sono pronti a iniziare il loro nuovo servizio. Fra Giampaolo e fra Marco sono due volti conosciuti a Brescia: il primo è stato rettore del Luzzago e nella comunità del convento di Rezzato, il secondo ha operato nella cappellania degli Spedali Civili; per fra Massimo si tratta, invece, della prima esperienza in Lombardia.
Da quasi due anni vivono sul Lago d’Orta, ma la pandemia ha di fatto bloccato un po’ lo sviluppo della proposta. Dopo una lunga fase di riflessione, il Capitolo provinciale aveva, infatti, deciso di sposare un nuovo progetto e impostare la comunità sulla fraternità partendo proprio dal Piemonte. “Abbiamo pensato a un posto – spiega fra Giampaolo – dove possiamo pregare, dove possiamo fare accoglienza dei frati e dei sacerdoti e anche dei laici, per aiutare a ritrovare un clima di preghiera dentro un clima di fraternità. Per noi la casa di preghiera vuol dire un luogo dove stare insieme e di volta in volta con poche persone (che non dovrebbero mai essere più di tre) vivere la fraternità a partire dall’incontro con Dio”.