Due nuove pale d'altare
Due nuove pale d’altare spiccano nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Malonno. Un progetto ambizioso, intrapreso con l’intento di collegare la scultura lignea del grande crocifisso con due nuove tele ad olio di grandi dimensioni
Due nuove pale d’altare spiccano nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Malonno. Un progetto ambizioso, intrapreso con l’intento di collegare la scultura lignea del grande crocifisso con due nuove tele ad olio di grandi dimensioni. L’idea del parroco, don Vittorio Brunello, in seguito all’offerta di un gruppo di benefattori, era quella di donare alla comunità due pale d’altare, una sulla sinistra del crocifisso, con spunti tratti dall’Antico testamento, e una alla destra, con spunti tratti dal Nuovo testamento e dalla vita della chiesa. Da qualche giorno i dipinti spiccano sull’altare del moderno edificio sacro, costruito a Malonno negli anni ’60. A dipingere le due imponenti pale - che misurano 3,2m x 3,2m ciascuna - è stata chiamata la pittrice Chiara Butti, laureata in scenografia all’Accademia di Brera e allieva del maestro Adriano Grasso Caprioli, con il quale ha approfondito la struttura del disegno. Un lavoro iniziato tre anni fa, con la consegna all’artista bresciana di un elenco di passi biblici. Ne è emersa una sintesi pittorica che abbraccia quattromila anni di storia della salvezza, partendo da Abramo e giungendo ai giovani del nostro tempo che si interrogano sulla fede. Le due tele sono state svelate alla comunità in occasione di una serata-evento organizzata per l’8 dicembre e realizzata con il patrocinio del Comune di Malonno, coinvolgendo tutte le associazioni del paese. Notevole è stata la partecipazione all’inaugurazione della popolazione, che ha potuto assistere a un innovativo spettacolo che ha mixato la tecnica pittorica con le più moderne arti visive. Infatti la spiegazione dei quadri è avvenuta tramite delle sofisticate “projection mapping”: si tratta di una tecnologia multimediale che permette di proiettare luce su superfici reali, in modo da ottenere un effetto artistico e alcuni movimenti inusuali sulle tele. Una presentazione finora unica nel suo genere in Valle, e probabilmente per l’arte religiosa dell’intera realtà bresciana.