Dopo la paura la conta dei danni
Le forti piogge dei giorni scorsi hanno provocato l'isolamento di Mazzunno, frazione di Angelo Terme, travolta dal fango e dall'acqua. Danni alle strutture parrocchiali. Problemi anche a Pisogne. Una frana sulla strada provinciale del Giovetto di Paline, chiusa tra Borno e Val di Scalve
I forti temporali che si sono abbattuti negli ultimi giorni sulla provincia di Brescia hanno provocato danni importanti tra l’Alto Sebino e la bassa Valle Camonica. La situazione più critica, che sta lentamente tornando alla normalità, si è registrata a Mazzunno, frazione di Angolo Teme, isolata per frane, smottamenti e allagamenti che hanno portato anche all’evacuazione precauzionale di 70 persone, che nelle ultime ore, però, hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni. Restano ancora fuori casa tre nuclei familiari, proprietari didegli immobili più colpiti dall'eventi naturale. Particolarmente grave resta la situazione degli immobili parrocchiali, con l'oratorio e la canonica ancora irraggiungibili, come racconta il parroco don Attilio Mutti, per via dei detriti trascinati dalla frane che rendono impossibile l'accesso alle strutture. Si temono comunque danni importanti. Un primo sopralluogo, invece, è stato realizzato nella parrocchiale di San Giacomo apostolo invasa dall'acqua e dal fango.
Danni si sono registrati anche a Pisogne, dove una frana ha coinvolto una strada comunale che è stata chiusa a senso unico alternato. Ed è stato interrotto il trasporto pubblico locale a causa di due franamenti da monte sulla Strada provinciale del Giovetto di Paline chiusa tra Borno e Val di Scalve.
Lo fa sapere la Sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia, la cui attività è coordinata dall'assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni, che preannuncia anche un'attenuazione dei fenomeni per le prossime ore. "Fortunatamente - commenta l'assessore al Territorio e Protezione civile della Regione Lombardia Pietro Foroni i - la decisa attenuazione dei fenomeni e il ritorno del bel tempo ha permesso un graduale rientro alla normalità. Abbiamo seguito costantemente l'emergenza attraverso la Sala operativa della Protezione civile, mettendo a disposizione gli elicotteri di Regione Lombardia per i sopralluoghi e rimanendo in costante contatto con il Dipartimento nazionale della protezione civile".
"Massima solidarietà - aggiunge Foroni - alle popolazioni colpite da parte di Regione Lombardia, e un ringraziamento particolare a tutti i volontari della Protezione civile regionale per la grande professionalità e abnegazione dimostrata anche in questa ennesima difficile situazione. In attesa che la situazione torni sotto controllo, stiamo iniziando la conta dei danni e avviando la procedura per chiedere al Governo il riconoscimento dello Stato di emergenza nazionale".