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Esine
di DAVIDE ALESSI 31 gen 2017 09:03

Donazione multiorgano

Un grande atto di generosità e di amore per gli altri e la vita si è concretizzato in questi giorni dopo la morte improvvisa di Caterina Moreschetti, 64enne di Braone. Si tratta del primo caso di donazione multiorgano in Vallecamonica nel 2017

Un grande atto di generosità e di amore per gli altri e la vita si è concretizzato in questi giorni dopo la morte improvvisa di Caterina Moreschetti, 64enne di Braone, morta all'improvviso per un'emorragia cerebrale ed un concomitante infarto che non le ha lasciato scampo. In vita aveva più volte dichiarato ai suoi famigliari che avrebbe desiderato che i suoi organi, in caso di morte, fossero donati. E così è accaduto: nella notte del 22 gennaio un'équipe multidisciplinare ha operato all'Ospedale di Esine perché il fegato ed i reni, attraverso il registro nazionale trapianti, trovassero subito il ricevente compatibile.

Il lungo lavoro di ricerca e screening, condotto dal dott. Lauro Morandini, primario di anestesia e rianimazione dell'Ospedale di Vallecamonica e coordinatore per il prelievo organi, è stato determinante perché l'intera complessa operazione andasse a buon fine. In Vallecamonica e sul Sebino, grazie all'attività di sensibilizzazione condotta costantemente dall'Aido, che anche in questa occasione è stata presente, sta crescendo la sensibilità verso la donazione di organi, per la quale si possono dichiarare le proprie decisioni allo sportello dell'Asst della Val Camonica o direttamente all'Ufficio anagrafe del proprio comune, all'atto del rilascio o del rinnovo della carta d'identità.

Quello appena descritto rappresenta il primo caso di donazione multiorgano in Vallecamonica nel 2017, che ha avuto un ottimo percorso grazie all'elevata professionalità e abnegazione delle varie équipe che hanno lavorato, dell'Aido di Vallecamonica e soprattutto di Caterina Moreschetti che ha aiutato la sua famiglia a prendere la decisione coraggiosa e generosa.

DAVIDE ALESSI 31 gen 2017 09:03