Don Lino, il buono
Il premio Mites terram possident assegnato a don Lino Zani, originario di Ossimo, fidei donum in Brasile dal 2012 nella diocesi di Macapà
È stato assegnato a don Lino Zani, missionario nativo di Ossimo, già parroco di Malegno, attualmente in Amazzonia, il 15° premio “Mites Terram Possident”. Il riconoscimento, istituito dal Comune di Malegno e dalla parrocchia di S. Andrea Apostolo, sostenuto dal consorzio Bim, dalla Comunità montana di Vallecamonica e da Vallecamonica Servizi, viene assegnato ogni anno a persone, associazioni, istituti, organizzazioni che si sono particolarmente distinti per l’impegno in progetti e azioni di solidarietà e pace o in atti concreti di generosità e bontà umana, a livello mondiale, nazionale, locale; e nei quali si ravvisi quel carattere di mitezza così prezioso e difficile da individuare. La candidatura del religioso camuno è stata avanzata da Elisabetta Panteghini.
Le motivazioni del premio. Sabato sera, in una sala consiliare gremita, l’annuncio è stato accolto con gioia dalla comunità, che porta sempre nel cuore l’ex parroco. Nel corso della cerimonia è stata letta la seguente motivazione: “Don Lino supporta con grinta le comunità con cui vive in Amazzonia aiutandole a difendere la terra, la foresta e la natura dal saccheggio e dallo sfruttamento, ricordandoci che la terra deve appartenere ai miti”. Don Flavio Saleri, compagno di Messa di don Lino e già direttore del Centro missionario diocesano, ha spiegato il lavoro che sta portando avanti in Amapà, mentre è toccato ad Elisabetta Panteghini tracciarne un ritratto personale. Il sindaco Paolo Erba, nel suo intervento, ha voluto sottolineare come il premio, quest’anno, voglia ricordare a tutti che la tutela della natura dall’altra parte del mondo è un obbligo urgente.
Il video messaggio. Commovente il momento in cui è stato proiettato il video-messaggio inviato a Malegno da don Lino, che ha dichiarato di essere onorato per aver ricevuto il premio ricordando: “La mitezza non è accettare tutto, ma cercare di lottare perché a tutti sia garantito il diritto alla vita e alla pace. Qui la situazione ultimamente sta peggiorando: oltre ai disastri ecologici, la gente viene mandata via dalla sua terra”. Don Lino ha, quindi, annunciato che il premio in denaro ricevuto sarà devoluto alla diocesi di Macapà.