Devastazioni all'Hotel Montecampione
Ancora devastazioni all'Hotel Montecampione, a quota 1.200, dopo i falò di poltroncine e materassi e il lancio di tavolini e estintori nella piscina abbandonata, in un luogo che si affaccia sulla pista di sci del Preottone sci, storico luogo da cui tutto è iniziato con l'avventura di Montecampione nel lontano 1969
Ancora devastazioni all'Hotel Montecampione, a quota 1.200, dopo i falò di poltroncine e materassi e il lancio di tavolini e estintori nella piscina abbandonata, in un luogo che si affaccia sulla pista di sci del Preottone sci, storico luogo da cui tutto è iniziato con l'avventura di Montecampione nel lontano 1969. Dopo il fallimento della Società Alpiaz, proprietaria del grande e prestigioso immobile, da cui sono passati i più bei nomi dello sci italiano, del jet-set e dell'imprenditoria lombarda e italiana, dove migliaia e migliaia di sciatori da ogni parte del mondo hanno trascorso memorabili vacanze sulla neve, l'albergo è stato lasciato in un incomprensibile quanto colpevole degrado. Né sono valse le proteste di residenti, turisti e amministratori locali verso chi aveva ed ha il dovere di conservare al meglio un patrimonio di enorme valore commerciale che, così ridotto, rischia di valere quanto un pugno di mosche.
Quindi di essere svenduto per qualche buccia di patata sul mercato immobiliare. Il degrado si vede e si legge su ognuno dei lati di quello che era considerato un gioiello architettonico del turismo alpino: vetri termopane doppi distrutti a martellate e sassate, infissi divelti e scaraventati ovunque, masserizie degradate, rovinate e abbandonate, televisori rovesciati, lampade di design distrutte da una furia incomprensibile, serrature gravemente danneggiate, porte e finestre spalancate ovunque, nel gelo dell'inverno, mentre a pochi metri di distanza turisti, sciatori e ospiti guardano increduli al contenitore tristemente vuoto ed ora gravemente danneggiato di quello che fu un'epoca storica della stazione. E sono stati proprio i frequentatori di Montecampione a segnalare gli ultimi danni che sono stati inferti all'albergo proprio nella zona che si affaccia alla partenza della grande pista del Corniolo e del Campo scuola, dove la struttura presenta un aspetto molto simile a quella di un villaggio vacanze: sono state sfondate le porte delle camere che si affacciano sui balconi con vista sulle piste, altre porte sono state addirittura portate via e da ben otto camere sono spariti tutti i serramenti. Senza alcun riparo dunque le camere dentro le quali si vedono letti a castello e materassi, televisori e altro arredamento distrutto. Nel salone della piscina è stata sfondata un'altra vetrata interna e sono stati danneggiati anche alcuni finestroni al piano superiore della grande hall creando un pericolo per i pedoni che passano nel vialetto sottostante. Tutte le porte possibili sono aperte e chiunque può entrare, nonostante i cartelli di divieto, anche perché la videosorveglianza non è attiva e nessuno controlla la sicurezza della struttura. Un degrado fisico, ambientale, economico per il quale domani qualcuno potrebbe chiedere conto. Che potrebbe risultare molto salato.