Come ‘na olta: pellegrini ad Ardesio
“Come ‘na olta” è la proposta che Maurizio Monopoli, con un gruppo di amici, da 15 anni raggruppa un numero crescente di persone per ripercorrere, a piedi, la via del Pellegrinaggio da Pisogne al Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio, in Alta Valle Seriana, lungo un tracciato di una trentina di chilometri. La partenza avviene nel cuore della notte dalla Piazza Umberto I di Pisogne e il percorso si snoda lungo molte vie alternative tra campi, boschi, corsi d’acqua, per arrivare al Santuario.
15 anni fa Maurizio aveva ideato la prima edizione dell’iniziativa che questa domenica 15 settembre ha visto 200 persone partecipare, tutti tesi a raggiungere Ardesio dove gli ultimi sono arrivati entro le 11.45 per celebrare il ringraziamento nella Basilica con la Messa domenicale delle 12. È stato lasciato il giusto tempo per le devozioni personali nella cripta dove è custodita la statua che ricorda l’apparizione della Vergine il 23 giugno 1607 alle due sorelle Maria e Caterina Salera, durante un temporale, portando loro conforto e salvezza; nei locali dell’Oratorio i pellegrini, raccolti da Pisogne, Lovere, Cerete e Clusone, si sono trovati per il pranzo preparato dai volontari.
E sempre i volontari sono stati protagonisti della sicurezza lungo il percorso, dove alle 6 al Santuario di San Francesco a Lovere c’è stata la preghiera e la benedizione dei partecipanti, a Cerete, lungo l’antico tracciato dei campi del Borlezza, la colazione, quindi a Clusone. Quindi via lungo la provinciale che da Clusone conduce ad Ardesio lungo la strada della Cunella. Alla fine il gradito e atteso gadget: un paiolo per la polenta, come suggerimento a tornare, nelle famiglie, e a stare a tavola tutti assieme, “Come ‘na olta”. Al pellegrinaggio hanno partecipato soprattutto giovani, coppie, amici, famiglie, che hanno potuto cogliere il senso del cammino, di oltre 7 ore, unito al desiderio personale di esprimere una preghiera ad alta voce o dal cuore
