Camminare, arte da fare insieme
Uno degli aspetti più belli dei pellegrinaggi ideati da don Dassa è l’inserimento di una proposta di aiuto attraverso la “Bisaccia della Solidarietà”
Un’energia contagiosa, quella di don Battista Dassa, sacerdote camuno con base in Alta Valle, che da qualche anno a questa parte organizza una serie di pellegrinaggi, tutti sotto allo slogan “Dio Cammina a Piedi”. Sono ormai appuntamenti fissi, quelli con il “Domba”, per coloro a cui piace andare a piedi senza tralasciare l’essenza del pellegrinaggio, che è incontro e preghiera. “Mi piace immaginare i percorsi che abbiamo vissuto come un unico grande pellegrinaggio, durato tutto l’anno” afferma don Battista tracciando un bilancio del 2018. È stato il sacerdote della Fraternità di Romena don Luigi Verdi a suggerire titolo dei pellegrinaggi “Dio Cammina a Piedi” a don Dassa in una veglia di preghiera alcuni anni fa. “Un cammino, quello di Dio, del quale il pellegrino segue il profumo e le tracce. E poi ci sono gli incontri, lo sguardo o il saluto reciproco lungo il sentiero, il disporsi dell’animo per fare amicizia, salutare, o andare semplicemente incontro” spiega don Battista interpretando l’omelia di don Verdi attraverso i gesti compiuti da lui e dai suoi “seguaci” che si iscrivono ai vari appuntamenti. “Abbiamo percorso strade e sentieri che ci hanno fatto incontrare tante persone, con una partecipazione sempre molto viva e convinta – ricorda don Battista – da S. Angela Merici, quasi un anno fa (si svolse il 27 gennaio scorso, con un percorso di cammino e preghiera da Desenzano a Brescia, insieme agli Amici di Sant’Angela della parrocchia di San Polo a Brescia) fino al più recente, il percorso dedicato a San Siro, patrono della Vallecamonica, il 1 dicembre da Sonico alla Pieve di Cemmo”. In mezzo, per tutto il 2018, diverse tappe di vita, come ama definirle “Domba”.
Uno degli aspetti più belli nella maggior parte di questi pellegrinaggi è stato l’inserimento di una proposta di aiuto al prossimo attraverso la “Bisaccia della Solidarietà”. “In questi tre anni siamo riusciti a dare dei segni di presenza e di vicinanza a situazioni di bisogno con dei progetti rivolti a situazioni concrete di persone singole o associazioni di volontariato o esperienze missionarie, in Italia e all’estero” spiega don Dassa. Nelle edizioni 2016, 2017, e 2018 sono stati raccolti e donati 28mila euro e oltre. “È stato come se anche le persone che abbiamo aiutato fossero con noi in quel pellegrinaggio, e noi con loro” sottolinea il sacerdote nell’esprimere tutta la sua gratitudine. Già pronto, calendario 2019 alla mano, a pianificare i prossimi itinerari.