Acli: Rebus per il recupero del cibo
Il cibo è un tema “caldo” nelle scelte programmatiche della Comunità montana. Dal 2015, in accordo con la Caritas di Darfo e l’aiuto delle associazioni del territorio, l’ente provvede alla distribuzione di pacchi alimentari con generi di prima necessità, per dare un sostegno alle persone in condizioni di forte bisogno.
In questi anni si è riflettuto anche sul tema delle eccedenze alimentari, senza arrivare a un vero progetto condiviso. Sul territorio camuno molte sono le realtà impegnate nell’aiuto alimentare e nella gestione delle eccedenze, manca un reale coordinamento che organizzi al meglio il sistema di raccolta e distribuzione. Il complicato momento che stiamo vivendo impone agli enti comprensoriali e alle amministrazioni locali di mettere in campo strategie che portino a soluzioni concrete. È stato così aperto un confronto con le Acli, con cui da anni è attiva una proficua collaborazione. Le Acli provinciali di Brescia, tramite le Acli Vallecamonica e il circolo Media Vallecamonica, nel 2018 hanno attivato un progetto di recupero delle eccedenze alimentari, in collaborazione con diverse realtà associative ed enti non profit già attivi e le principali catene di vendita della grande distribuzione.
Il progetto Rebus (Recupero eccedenze beni utilizzabili solidalmente) Vallecamonica - modellato sull’intervento omonimo realizzato dalle Acli di Verona - vuole valorizzare e coordinare le singole iniziative volte al recupero di eccedenze alimentari, farmaci e beni di igiene personale. Il lavoro svolto dalle Acli, dalle associazioni, dai punti vendita e la volontà degli enti di creare una rete consolidata per una più puntuale distribuzione hanno portato alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra le Acli di Brescia e la Comunità montana per la creazione di un coordinamento territoriale sul tema del recupero delle eccedenze alimentari, l’integrazione con le politiche sociali e l’implementazione della rete dei partner. L’iniziativa non vuole essere solo un sostegno economico, ma un’unione “di valori” e obiettivi comuni per un progetto ambizioso, in cui Acli e Comunità montana lavorano a stretto contatto con le realtà locali per creare una rete aperta, che sappia offrire una risposta alle diverse povertà, non solo alimentari.
Grazie al progetto ogni anno sono state recuperate oltre 50 tonnellate di prodotti. La strada però è ancora lunga, complessa e ambiziosa: Comunità montana e Acli intendono sostenere la rete dei partner, pensando a nuovi progetti. L’intenzione è ampliare le attività del progetto Rebus con un’attenzione particolare anche ai piccoli esercenti e agricoltori, per valorizzare i prodotti locali e dare un sostegno a chi quotidianamente dedica impegno e sacrificio al proprio lavoro. L’obiettivo è coinvolgere l’intero territorio: per questo saranno lanciate campagne di comunicazione e percorsi formativi sullo spreco alimentare e sul recupero delle eccedenze, interessando le scuole.