75 anni di aiuti
Le associazioni San Vincenzo de Paoli non sono molte in Valle. Anzi nella Zona I, quella da Sellero in su, ne troviamo una sola, a Edolo
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Le associazioni San Vincenzo de Paoli non sono molte in Valcamonica. Anzi nella Zona I, quella da Sellero in su, ne troviamo una sola, a Edolo. “Quest’anno – spiega la segretaria del gruppo edolese, Giovanna Mazzucchelli – festeggiamo il 75° anniversario di attività nella nostra comunità. Per noi è un dovere evangelico prenderci cura dei poveri che sono la nostra vera ricchezza”.
In effetti, riuscire a superare la tentazione dell’individualismo è una conquista che arricchisce profondamente e proprio questo è il segreto della longevità e dell’efficacia di quanti operano a favore di chi si trova non solo in ristrettezze economiche, ma anche alle prese con la solitudine, la malattia, la depressione. “La San Vincenzo a Edolo è una bella realtà – chiosa l’arciprete don Giacomo Zani – e anche a nome della presidente, Luisa Avanza, vorrei ringraziare davvero volontarie e volontari che si prodigano in maniera assolutamente gratuita e con slanci di generosità imprevedibili”. Va forse ricordato che le persone aiutate dalla San Vincenzo edolese sono spesso del posto, non solamente forestieri o stranieri. La povertà parla tutte le lingue e ha il colore di ogni razza. Il riconoscimento dell’efficacia e della continuità dell’operato dell’associazione è la stima che ha maturato non solo presso i benefattori, spesso anonimi, ma anche presso gli Enti Locali, a cominciare dal Comune per arrivare a Comunità montana e Regione. Naturalmente l’attività è svolta all’interno della catena di istituzioni caritative diocesane. E poi, va considerato che gli stessi componenti del gruppo edolese contribuiscono di tasca propria garantendo una base autofinanziata. L’unico cruccio è legato all’età media: tutti sperano che le giovani generazioni possano in futuro rimpolpare le fila e far venire a galla la voglia di aiutare gli altri, di spendere del tempo e del proprio per dare concretezza alla solidarietà e all’altruismo.
La storia. Proprio per organizzare e strutturare questi sentimenti nel 1943 nacque la San Vincenzo di Edolo, in piena guerra, dunque. Allora l’arciprete era Antonio Zambonardi, sacerdote valtrumplino che lasciò un segno profondo in paese; molte le iniziative da lui lanciate a partire da quando si insediò in Alta Valle nel 1913. La fondazione della San Vincenzo fu una delle sue ultime, visto che di lì a pochi mesi nel 1944 morì. Un seme gettato che è cresciuto e il prossimo 27 maggio coinvolgerà tutta la parrocchia nei festeggiamenti, naturalmente finalizzati a raccogliere fondi, ma soprattutto a coinvolgere nuovi volontari.
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