40 anni di Voce dalla Rocca
Un traguardo considerevole per il coro di voci maschili attualmente composto da 38 persone che non si possono definire dilettanti
Si definisce “un gruppo di appassionati dilettanti” il coro Voci dalla Rocca di Breno presentandosi alla stampa in occasione dei suoi primi 40 anni. Un traguardo considerevole per il coro di voci maschili attualmente composto da 38 coristi che dei “dilettanti” proprio non sono, dato che all’attivo hanno molti riconoscimenti frutto di impegno, passione e competenza. Nato a Breno nel 1978, il Coro Voci dalla Rocca prende il nome dal castello che domina l’abitato. Partendo dal tradizionale repertorio di canti popolari e della montagna, il gruppo, diretto dal maestro Piercarlo Gatti, ha in seguito rivolto la propria attenzione alle nuove composizioni di ispirazione popolare - come quelle firmate da Bepi De Marzi - allo studio del canto gregoriano, della liturgia bizantino-slava e della polifonia antica e moderna, per arrivare all’esecuzione a cappella di brani tratti dal mondo della musica pop, rock e soul. In repertorio il Coro ha anche numerosi brani composti dal suo direttore, ispirati a fatti, situazioni, racconti, espressioni di fede e leggende della Vallecamonica. Con uno di questi, “Autunno”, nel 1996 si aggiudicò il primo premio per il miglior brano inedito al Concorso nazionale di Canto Popolare di Brentonico (Trento). Non bastasse, nel 1999, partecipando al “Concorso Nazionale di Polifonia Profana e Canto Popolare” di Thiene (Vicenza) raggiunse il secondo posto assoluto. Forte del successo sempre crescente, il Coro negli ultimi anni ha anche prodotto tre cd: “Voci dalla rocca” (2003); “Ecco l’Huomo” (2005, con testi tratti dall’Officio della Quaresima dei Disciplini di Breno del sec. XV) e il più recente “Voci dalla Rocca” (2013).
Nella costante ricerca di nuove modalità espressive, il Coro brenese ha realizzato progetti teatrali, culturali e musicali collaborando con importanti organizzazioni e nomi del teatro, della cultura e della musica, anche a livello nazionale. Proprio grazie a questo impegno, nel 2014 ha ricevuto il Premio Sant’Obizio, che ogni anno il Comune di Niardo assegna a chi si è più distinto in attività sociali o culturali.
Giunte fin qui, alle Voci non resta che festeggiare. Sabato 10 febbraio alle 18.30 verrà celebrata nel Duomo di Breno una Messa a suffragio dei coristi scomparsi, al termine della quale il Coro si esibirà in un breve concerto. A seguire coristi di oggi e di ieri, in tutto più di 100, si ritroveranno per il brindisi del 40esimo. Quello di sabato sarà solo il primo di una serie di eventi inseriti nel progetto “Cento-Quaranta”, che vedrà l’intero 2018 dedicato – al contempo – alla commemorazione del centenario della fine della Grande Guerra e al quarantesimo di fondazione del Coro. Il progetto ha ottenuto il sostegno della Fondazione della Comunità Brescia Onlus grazie al bando Valle Camonica.