"Temporale": il Ctb torna alle origini
Ha debuttato ieri sera al teatro Santa Chiara-Mina Mezzadri una nuova produzione dello stabile cittadino (la prima del 2018). Il testo di Strindberg, messo in scena da Monica Conti, rimanda ai tempi della Compagnia della Loggetta, progenitrice dello stabile
Ha debuttato il 30 gennaio la prima produzione del 2018 del Ctb. Lo stabile cittadino ha scelto per questo avvio d’anno August Strindberg. Sino al 18 febbraio, il Teatro Santa Chiara ospita “Temporale”, sinfonia ipnotica del più importante autore svedese, uno dei fondatori del teatro moderno, con l’adattamento e la regia di Monica Conti.
Ritorno. “Mettere in scena Strindberg – spiega il direttore Gian Mario Bandera – rappresenta quasi un ritorno alle origini, alla tradizione della Compagnia della Loggetta, che grazie alle regie di Mina Mezzadri, anche proprio per i magistrali allestimenti dei testi di Strindberg, giocò un ruolo di rilievo nel rinnovamento della scena teatrale italiana”. Un autore non semplice, ma di grande profondità. “Una scelta coraggiosa e ambiziosa – dichiara Patrizia Vastapane, consigliere del Centro – per un Ctb che cresce in critica e pubblico. Un riferimento per il movimento teatrale italiano”. Per Monica Conti un ritorno al Ctb dopo 14 anni. “Temporale – racconta la regista – pur mantenendo a tratti una dimensione realistica, apre ad altre dimensioni dell’animo umano. Investiga il cuore umano, con una scrittura multiforme che ricorda la musica e racconta la nostra realtà psichica e onirica”.
Trama. Siamo in una giornata afosa di fine estate. Il Signore, ormai vecchio, vive solo con la giovane governante in un palazzo chiamato “la casa del silenzio” e riceve di tanto in tanto la visita del Fratello avvocato. “Una breve sonata in tre tempi - continua la Conti – dove l’autore ci fa passare dal piano dell’esperienza, a uno sprofondamento nella psiche, che si trasforma in sogno. La storia di ogni persona è inoltre sempre sublime e ridicola allo stesso tempo. Fare Strindberg vuol dire cercare di stare in equilibrio tra queste due dimensioni, come funamboli senza rete”. E dopo il “Temporale”, tutto si aggiusterà. Un testo di 100 anni fa estremamente attuale che parla del rapporto tra l’uomo e la donna, combattuto tra tormenti, gelosie, sofferenze, rivalse e meschinità: un tema che non invecchia mai. Sul palco Vittorio Franceschi (il signore) e un cast di primo piano: Mauro Marin (il fratello), Melania Giglio (Gerda/Agnes), Monica Ceccardi (Louise/Gerda), e Sergio Mascherpa (il pasticciere/Fischer/l’uomo del ghiaccio); Monica Conti sarà con loro sul palcoscenico, nel ruolo della postina. Le scene e i costumi sono di Roberta Monopoli, le luci di Cesare Agoni, il suono di Edoardo Chiaf e il Valzer di Gerda è stato composto da Stefano Ghisleri. Lo spettacolo è inserito nella stagione di prosa 2017/2018. Info: www.centroteatralebresciano.it.