Si apre il sipario: L'amore di Maddalena
Il Teatro dell'anima presenterà mercoledì 12 giugno alle ore 21:30 presso il complesso San Cristo "L'amore di Maddalena"
Comincia il nuovo ciclo di incontri “Estate-Autunno 2019” della rivista “Missione Oggi” dei Missionari Saveriani di Brescia.
L’appuntamento è con il “Teatro dell’anima” che presenterà, mercoledì 12 giugno 2019 alle ore 21:30, presso il complesso San Cristo di Brescia, “L’amore di Maddalena” di Anonimo Francese del XVII secolo, con adattamento teatrale di Giuseppe Marchetti.
Nel 1911 il poeta tedesco Rainer Maria Rilke, durante una passeggiata a Parigi lungo la Rue du Bac, entrò in un’antica libreria e iniziò a curiosare in un vecchio manoscritto che conteneva un sermone francese anonimo del 17° secolo. Il testo si intitolava L’Amour de Madeleine (L’amore di Maddalena): Rilke, affascinato dalla bellezza letteraria del testo che aveva tra le mani, lo acquistò rapidamente per poi tradurlo in tedesco. Le sue parole al riguardo sono precise: “Un sermone straordinario, luminoso, di vera rilevanza spirituale…”.
Alcuni sostengano che il testo debba essere attribuito al famoso predicatore Jacques Bénigne Bossuet (1627-1704) e che fosse destinato al monastero delle suore di clausura. L’unico dato certo è che fu scritto nel XVII secolo, quello della codificazione del Misticismo: L’amore di Maddalena è infatti un testo mistico in forma di manuale di seduzione. Il Cristo che seduce Maddalena pretende che ella si innamori di lui in modo totale e, quando la donna abbandona tutto per lui, la respinge per “eccitare l’amore” non per “saziare l’amore”. Non la condanna allo struggimento, ma vuole che Maddalena si smarrisca nella forza dell’amore, perché goda dell’atto di amare al di là dell’oggetto che lo ha fatto sorgere.
Ad interpretare Maddalena e Cristo saranno rispettivamente Livia Castellini e Giulio Corini. Il velo calato dall’alto dividerà la protagonista per sottolineare l’impossibilità del rapporto tra i due amanti e per evidenziare l’urlo del corpo di Maddalena che non accetta “la tirannia dell’amore” e la sua posticipazione nell’aldilà: “Verrà il giorno dell’eternità e allora lo vedrò? Lo amerò? Gioiremo insieme? Vivremo per i secoli dei secoli?”.