lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Gleno
di VITTORIO BERTONI 26 ago 2017 10:19 Ultimo aggiornamento 04 ago 2017 10:19

Rivive la tragedia del Gleno

Nella ricorrenza dei 100 anni dall’inizio dei lavori per la costruzione dello sbarramento eretto allo scopo di alimentare le centrali idroelettriche di Bueggio e Valbona, lo storyteller Emanuele Turelli porta in scena davanti ai ruderi della tragedia “Gleno, 1 dicembre 1923”

Uno spettacolo per fare memoria di una delle più grandi tragedie della montagna italiana. Erano le 7.15 dell’1 dicembre 1923 quando una parte consistente della diga del Gleno in alta val di Scalve crollò riversando in Valcamonica e fino a Lovere 6 milioni di metri cubi di acqua che provocarono 500 morti e la distruzione di interi villaggi. Nella ricorrenza dei 100 anni dall’inizio dei lavori per la costruzione dello sbarramento eretto allo scopo di alimentare le centrali idroelettriche di Bueggio e Valbona, lo storyteller Emanuele Turelli porta in scena davanti ai ruderi della tragedia “Gleno, 1 dicembre 1923”. Il racconto teatrale è in programma domenica 27 agosto alle 10 e promette di diventare, grazie al supporto di aziende private, enti, associazioni e consorzi, uno degli eventi di maggior richiamo per la montagna dell’arco alpino.

Sul palco, accanto all’autore, il cantautore bergamasco Tiziano Incani (il Bepi), il chitarrista Davide Bonetti, la danzatrice Viola Turelli e Claudio Cominardi, coordinatore tecnico. L’organizzazione è curata dalla Scuola di Teatro Valcamonica e dall’accademia di formazione teatrale Violet Moon. Gli spettatori saranno condotti in un crescendo narrativo partendo dall’atmosfera delle settimane e dei giorni che precedono la tragedia fino all’epilogo del crollo.

“Attraverso il nostro spettacolo – spiega Turelli – vogliamo continuare a tenere accesi i riflettori su una immane tragedia che fu spartiacque per il territorio.Ognuno di noi ha messo un mattoncino di memoria su un avvenimento in cui il profitto a tutti i costi prese il sopravvento su calcoli e progetti e non fece i conti con le forze della natura”.

Gli organizzatori consigliano di raggiungere la piana del Gleno alle 9.30. La risalita verso la diga non è particolarmente impegnativa, ma richiede indumenti e attrezzi idonei a una passeggiata in montagna. In caso di maltempo l’evento sarà proposto a valle. Info www.emanueleturelli.com.

VITTORIO BERTONI 26 ago 2017 10:19 Ultimo aggiornamento 04 ago 2017 10:19