Il Vangelo secondo Lorenzo
Dal 9 al 12 aprile in scena al teatro Sociale per la rassegna Ctb “Altri percorsi” uno spettacolo sul priore di Barbiana a più di 50 anni dalla morte
Arriverà il 9 aprile su palco del Teatro Sociale, nella programmazione della rassegna “Altri percorsi” del Ctb, lo spettacolo “Vangelo secondo Lorenzo” nato in occasione del cinquantenario della morte di don Lorenzo Milani, per iniziativa di lsinor Centro di Produzione Teatrale, Arca Azzurra Teatro, Teatro Metastasio di Prato per Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato. Partendo da una drammaturgia originale firmata da Laura Perini e Leo Muscato, lo spettacolo è un viaggio all’interno del mondo del priore di Barbiana per divulgare, presso il grande pubblico, la preziosa rarità del suo pensiero.
Testo. Il testo originale, inizialmente strutturato in quattro atti (Vita da laico, da Seminarista, da Cappellano e da Priore) viene proposto al pubblico bresciano nella versione ridotta agli atti Vita da Cappellano e Vita da Priore. Si tratta delle due stagioni della breve vita di don Milani segnate dai confini territoriali ove iniziò, proseguì e concluse il suo apostolato sacerdotale: Calenzano prima e Barbiana poi. La vicenda ripercorre le fondamentali tappe di snodo dell’avventura umana, sociale e spirituale di don Lorenzo e di quanti gli furono accanto.
A fronte della cinquantina di personaggi che popolano il testo, la struttura dello spettacolo prevede la partecipazione di un attore, in ruolo fisso, a interpretare Lorenzo Milani (Alex Cendron) e di dieci attori a interpretare tutti gli altri personaggi. Allo spettacolo prendono parte anche cinque bambini, che interpretano i giovani allievi di Barbiana.
Dopoguerra. Lo spettacolo, che resterà in scena a Brescia sino a venerdì 12 aprile, porta il pubblico nell’immediato dopoguerra, con un Paese da ricostruire. Le politiche industriali italiane sono ancora fortemente sperequative e giocano sulla linea d’ombra di connivenze d’interessi tra Dc e industriali.
Quei soprusi sono difficili da fronteggiare in assenza di un’azione organizzata e di un quadro normativo a tutela del lavoratore. Inoltre, nell’arena internazionale, la guerra fredda polarizza in chiave fortemente ideologica il conflitto capitale-lavoro. E se la Santa Sede e le gerarchie cattoliche scendono in campo con misure drastiche (come per esempio la scomunica papale dei comunisti), il basso clero e il mondo cattolico più sensibile ai temi della giustizia sociale, provano a destreggiarsi, agendo nel vivo d’una conflittualità sociale che spacca in due le comunità territoriali.
Storia. Il testo ripercorre la storia di don Lorenzo Milani seguendo le due stagioni della sua breve vita (Vita da Cappellano e Vita da Priore) che segnano i confini territoriali ove iniziò, proseguì e concluse il suo apostolato sacerdotale: Calenzano prima e Barbiana poi. Questo nuovo incontro con la figura di don Milani è occasione per Brescia per ricordare un altro grande spettacolo dedicato al priore di Barbiana. Era il 1969 quando, a pochi mesi dalla sua morte, Mina Mezzadri e “La Loggetta” furono protagonisti della messa in scena “L’obbedienza non è più una virtù”, rappresentato in tutta Italia e che ottenne ovunque importanti consensi.