Il teatro sociale a Fuorinorma
Dal 30 novembre al 3 dicembre quattro giornate di incontri e laboratori. La direzione artistica è di Beatrice Faedi e Antonio Audino
“Quale corpo non risulterebbe disabile di fronte alle ambiziose richieste del pensiero?”. La domanda, tratta da “Il Corponauta” di Flavio Emer, fa da filo conduttore a “Fuorinorma”, quattro giornate di incontri, laboratori e spettacoli, in programma da giovedì 30 a domenica 3 dicembre nelle sale di palazzo Martinengo delle Palle, l’ex Corte di Appello e al Teatro Sociale.
Come lo scrittore e giornalista bresciano, nato con una forma mielogena di distrofia muscolare e scomparso due anni fa, riuscì a trasformare la sua disabilità in strumento di comunicazione e impegno sociale, così critici d’arte, giornalisti, scrittori, rappresentanti istituzionali di altre città e regioni, attori, artisti di circo contemporaneo, musicisti, compagnie di teatro e danza attive sul territorio, si riuniranno in “Fuorinorma” per coinvolgere la città e per raccontare e rendere sempre più definiti i nuovi linguaggi che si creano quando arte e sociale invadono i reciproci territori d’azione.
“Per cercare una identità – spiega Beatrice Faedi, ideatrice con Antonio Audino delle giornate, – una collocazione nuova all’interno delle nostre comunità”. Sarà l’occasione per incontrare alcune istituzioni nazionali e per riflettere intorno al futuro del teatro sociale insieme ad Antonio Audino e agli artisti Maurizio Braucci, Antonio Viganò, Alessandro Garzella e Nanni Garella, proprio quest’ultimo condurrà un workshop dedicato ai “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello. Non mancano piacevoli momenti di incontro, in cui condividere pensieri e idee, immaginare nuove prospettive, suggerire sviluppi per questa iniziativa, riflettere insieme sull’arte, sullo spettacolo e sulle mille sfaccettature della nostra società. Andre Porcheddu, Anna Detheridge e Massimo Minini dialogheranno con l’artista Nicola Fornoni su body art e nuovi linguaggi del corpo. Gli acrobati circensi Juan Ignacio Tula e Stefan Kinsman saranno in scena con lo spettacolo Santa Madera e Antonio Errico curerà un laboratorio di teatro di figura pensato per i bambini.
“Brescia – afferma l’assessore alle politiche per le famiglie Felice Scalvini – diventa uno snodo cruciale nell’ambito del teatro sociale, che rappresenta una sorta di inversione: è la città che va in scena. Una grande occasione di crescita spirituale e civile per tutti”. Le giornate si concluderanno al Teatro Sociale con letture, azioni teatrali, la musica di Fausto Beccalossi, attori ospiti e la partecipazione di un’attrice straordinaria, Elisabetta Pozzi, che ci saluterà con le parole di Emer.