Elisabetta Pozzi alla scoperta della drammaturgia
Alla scoperta della drammaturgia contemporanea con il Centro Teatrale Bresciano che mette in scena testi mai esplorati sotto la direzione artistica di Elisabetta Pozzi (nella foto) e la consulenza artistica di Marco Archetti. Prende il via il 20 novembre al Teatro Sociale di via Cavallotti, alle 16, la prima parte del progetto culturale “Teatro Aperto”, prodotto dal Ctb con il sostegno di Fondazione Asm e della Provincia di Brescia, giunto alla sua 5ª edizione. Otto appuntamenti in tutto di cui i primi tre in cartellone tra novembre e dicembre (tutti al Teatro Sociale, sempre alle ore 16) e gli altri, da definire, tra gennaio e maggio 2022. La sfida di questa stagione riguarda la scelta di presentare al pubblico drammi pensati e scritti in lingua italiana “per ripartire da noi stessi e riscoprirci comunità dopo gli eventi legati alla pandemia”, è stato detto nel corso della presentazione, “e riaffermare la nostra profonda fiducia nella capacità del teatro e della scrittura di decifrare le inquietudini del nostro tempo e di esorcizzare le nostre paure”. La prima opera in programma è “I signori dell’universo”, di Tobia Rossi. Il racconto sulla vita e una riflessione sui simboli di un successo imprenditoriale planetario. Quello di Ruth Handler, fondatrice della Mattel e creatrice della famosissima bambola Barbie e che rappresenta la parabola crudele sul prezzo di ogni rinascita.
Ambientato a Malibù (California, Stati Uniti) nei primi anni Ottanta del secolo scorso, il dramma entra nella sfavillante vita di questa sessantenne di fama. Un giorno, in casa sua, entra un giardiniere trentenne poco interessato a siepi e azalee ma con ben altri progetti in testa: e Ruth ne farà parte. Il 27 novembre è in scena “Visita alla mamma” di Margarita Egorova. Nella Russia degli anni 2000 è in programma un pic-nic di famiglia e, come vera tradizione russa, viene fatto al cimitero con appuntamento sull’erba presso la tomba della madre. I parenti si parlano, si ritrovano, fanno i conti della loro vita. È un dramma su chi va e chi resta, che si muove tra il comico e la tragedia. Sabato 18 dicembre sul palco si apre una stanza spoglia e senza finestre in cui sta avendo luogo un confronto serrato tra due uomini. Sono davvero uomini o uno dei due è un doppio, un clone, un falso? E’ il filo conduttore di “Procedura”, un testo di Renato Gabrielli che con coraggio prova a ridefinire ogni cosa da capo facendosi carico dei significati concreti del presente. Nel tentativo di comprendere quel mistero che in una parola chiamiamo “esperienza”. Abbonamento a 3 ingressi: 18 euro, ingresso singolo 7 euro. È necessaria la certificazione verde Covid-19.