Una raccolta fondi per l’organo Tonoli
L’organo Tonoli di Coccaglio ha quasi 150 anni, di cui gli ultimi 40 trascorsi in completo disuso. Ma il parroco don Gianfranco Rossi affiancato da Claudio Donghi domenica 1° dicembre, con una presentazione multimediale, ha lanciato una raccolta di fondi ad hoc per realizzarne il restauro. L’organo, una delle ultime grandi opere del maestro Giovanni Tonoli, fu costruito nel 1882, si sviluppa in verticale e ingloba due organi: è composto da 42 registri e circa 1400 canne, di cui 25 di facciata distribuite su tre cuspidi, con tanto di tastiere originali, che oggi versano in uno stato di conservazione precario. È uno dei più notevoli tra i tanti realizzati da Giovanni Tonoli nel XIX secolo in Europa, America, Africa e Asia. Il passare del tempo ha provocato un lento e progressivo degrado delle varie componenti, ora in preda a muffe, ruggine e parassiti che hanno divorato gli elementi in legno.
Per seguire il recupero dell’organo si è costituito un comitato promotore composto da sacerdoti, musicisti, artisti, rappresentanti del consiglio pastorale per gli affari economici e il consigliere comunale delegato alla cultura. Il preventivo del costo del restauro è di 150 mila euro. L’intervento verrà affidato a una realtà specializzata di Ponteranica. La parrocchia spera in un finanziamento della Cei sul capitolo 2026 e conta di recuperare il resto dalla generosità dei fedeli chiamati ad aderire all’operazione “Adotta una canna” che permetterà di partecipare alla raccolta fondi.