Torbiere: un piano triennale
La Comunità della Riserva delle Torbiere del Sebino, nei giorni scorsi, ha approvato il Documento Unico di Programmazione 2025/2027 proposto dal Consiglio di Gestione.
“Attraverso il Documento Unico di Programmazione - afferma il Presidente Flavio Bonardi - che dal 2015 sostituisce il Piano Generale di Sviluppo e la Relazione Previsionale e Programmatica, si vuole pianificare e programmare l’attività di guida strategica ed operativa della Riserva, nel rispetto del principio di coerenza dei documenti del nostro Bilancio”
“Il DUP 2025-2027 - afferma il Direttore Nicola Della Torre - è stato realizzato partendo dall’analisi delle condizioni interne ed esterne, in coerenza con quelli che saranno gli scenari futuri predisponendo, così, una linea strategica che vada nella direzione di rispondere, in modo compiuto, alle reali necessità dell’Ente stesso”.
In particolare, quello che si vuole mettere in pratica è il miglioramento degli habitat tramite azioni di monitoraggio e ricerca, grazie alle uscite sul campo del Comitato tecnico scientifico, al fine di aumentare la conoscenza di alcune specie fino ad adesso poco studiate. Ma anche tramite azioni concrete di contenimento delle specie alloctone invasive, lo scavo di aree umide a bassa profondità, ripristini naturalistici e corretta gestione delle superfici prative e boscate.
Sono previsti interventi dedicati alla salvaguardia e incremento della biodiversità: l’azione prioritaria è la riduzione del carico inquinante in ingresso dagli sfioratori di troppo pieno, tramite un adeguato trattamento delle acque. L’obiettivo è quello di collaborare attivamente per la redazione di progetti di fattibilità tecnico-economica da candidare ad apposite linee di bandi di finanziamento specificatamente dedicati all’ambiente naturale.
Un paragrafo è dedicato alla manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dei percorsi: l’elevata fruizione della Riserva, insieme alle sue caratteristiche ambientali, rendono indispensabile una continua ed attenta manutenzione dei pontili e delle sponde, al fine di garantire la maggior sicurezza possibile.
Una voce importante è dedicata all’educazione ambientale: l’Ente riconosce il ruolo fondamentale delle attività di educazione ambientale, rivolte sia verso i visitatori singoli della Riserva che verso le scolaresche. "Continueremo a predisporre ogni anno l’offerta didattica grazie alla collaborazione di alcune associazioni e guide del territorio, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza della Riserva e sviluppare nei giovani una coscienza ecologica improntata ai valori della natura".
La vigilanza all’interno della Riserva è svolta dalle Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana del Sebino Bresciano e dalla Provincia di Brescia, oltre che dagli organi competenti (polizia locale, Polizia Provinciale e Carabinieri Forestali). Obiettivo dell’Ente è quello di ottenere un proprio corpo di vigilanza al fine di assicurare una maggiore efficienza del servizio. L'Ente ha recentemente ottenuto la certificazione FSC® sulle aree boscate per l’assorbimento dell’anidride carbonica, mentre è in corso la certificazione ecosistemica della fitodepurazione naturale delle acque. Questi servizi, ancora poco riconosciuti dalla società, hanno un profondo valore per affrontare la crisi climatica.