Torbiere: 1500 alberi per un progetto ambizioso
Le Torbiere del Sebino sono un’area naturale protetta, situata nella provincia di Brescia, che ospita una vasta varietà di flora e fauna. Piantare alberi qui significa contribuire alla conservazione di questo ecosistema unico.
Si è svolta il pomeriggio di sabato 2 marzo la piantumazione di cento piante all’interno della Riserva Naturale Torbiere del Sebino alla presenza del Presidente dell’Ente Flavio Bonardi, del Direttore Nicola Della Torre, della Consigliere Regionale Claudia Carzeri, del Sindaco di Provaglio d’Iseo Vincenzo Simonini e delle tante persone che hanno adottato un albero utilizzando il portale dell’Ente Riserva.
Al giorno d’oggi, la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino è considerata un’area prioritaria per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda. Infatti è stata dichiarata “zona umida di importanza internazionale” secondo la Convenzione di Ramsar, Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) nell’ambito della Rete Natura 2000. Questi riconoscimenti si devono alla varietà di habitat e di specie acquatico-palustri presenti nel territorio, rare o a rischio di estinzione in Italia.
“Insieme a cittadini, enti e aziende, stiamo lavorando – ha affermato il Presidente Flavio Bonardi - per piantare un totale di 4.540 alberi nell’area delle Torbiere del Sebino. Attualmente ci mancano solo 1.500 alberi per raggiungere questo ambizioso obiettivo. Questo progetto è co-finanziato dal Bando “Biodiversità e Clima” (BioClima) di Regione Lombardia e sostenuto da Fondazione Cariplo. BioClima è un’iniziativa nata nel quadro del Piano Lombardia e del progetto LIFE GESTIRE 2020 che mira a creare modelli di finanziamento pubblico-privato per catalizzare gli investimenti in progetti di conservazione della biodiversità e adattamento al cambiamento climatico nelle foreste e aree protette lombarde.!”.
“La valorizzazione dei servizi ecosistemici offerti dalla Riserva – afferma il Direttore Nicola Della Torre - è un obiettivo fondamentale del progetto. Tramite enti di certificazione riconosciuti, come FSC, puntiamo a misurare e quantificare l’effettivo contributo di assorbimento di anidride carbonica da parte delle Torbiere. Inoltre è stato avviato un processo di verifica del servizio di fitodepurazione naturale delle acque, per il riconoscimento dei costi ambientali all’interno della tariffa idrica.”.
“I nostri interventi – ha concluso il Presidente Bonardi - mirano alla forestazione e ai miglioramenti forestali necessari per garantire lo sviluppo ottimale dei boschi presenti nella riserva. Inoltre, ci occuperemo di migliorare i siti di svernamento e riproduzione dell’avifauna acquatica, degli anfibi e dei rettili oltre a riqualificare le aree umide per ripristinare l’habitat palustre allagato e ringiovanire la vegetazione!”.