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Rovato
di ANNA SALVIONI 30 gen 2020 11:03

Scultore, contadino e poeta

Domenica 2, nella chiesa dell’Annunciata di Rovato, sarà ricordato, a un anno dalla morte, padre Sebastiano Borriero

Il ricordo di padre Sebastiano Borriero tornerà a riecheggiare su quel monte a lui tanto caro, in quel Convento in cui ha abitato la maggior parte della sua vita, tra i tanti e cari amici che spesso proprio a lui si rivolgevano in cerca di risposte e di riferimenti. A distanza di un anno dalla sua dipartita (era il 28 gennaio 2019) – quando all’età di 86 anni si spense all’Ospedale di Vicenza dove per l’aggravarsi della salute era stato trasferito lasciando a malincuore i suoi vigneti e la sua gente –domenica 2 febbraio, proprio nella chiesa dell’Annunciata sul Monte Orfano di Rovato, la comunità dei Frati Servi di Maria e gli Amici del Monte lo ricorderanno in una giornata speciale.

Il programma del ricordo. Alle 11 si terrà una celebrazione eucaristia in suo ricordo presieduta da padre Ermes, mentre alle 11.30 seguiranno canti, musiche, poesie e testimonianze in memoria di un “uomo buono e generoso”. Alle 12 seguirà un breve rinfresco nel chiostro del Convento, offerto dalla famiglia-fondazione Moretti, con il vino di “Sebastiano” e al termine della Messa verrà distribuita una breve raccolta di testimonianze, stampata a cura degli Amici del Monte.

Il profilo. Poeta, contadino, scultore, amante della vita, degli uomini e dell’arte… Era libero fra Sebastiano, svincolato dagli schemi che imprigionano l’uomo, lontano dai giudizi e disponibile ad accogliere chi ha inciampato. “Gli era impossibile sottrarsi ai bisogni degli altri da cui veniva attratto per portarne il peso con il suo singolare e spiazzante carisma – si legge tra le testimonianze –. Lavoro e fatica gli hanno permesso di poter stringere la mano con dignità e rispetto a chiunque senza sentirsi inadeguato… Attento e aperto ai nuovi bisogni di una società che corre spesso senza sapere dove andare ha incoraggiato tanti giovani innamorati a dare concretezza ai loro sogni, motivandoli nella realizzazione del proprio e unico progetto matrimoniale. È stato colonna di questo convento per cui si è speso come un leone con onestà e sincerità, fino alla fine”.

ANNA SALVIONI 30 gen 2020 11:03