Restaurata la pala di San Giovanni Battista
“Conservare e custodire i beni artistici è un dovere, ma anche un piacere per chi sa apprezzare la profondità delle opere, il loro significato e il messaggio che trasmettono. È con grato piacere che presento questa opera che è stata restaurata e sarà riconsegnata alla comunità, riposizionata al suo posto, la prossima settimana. Grazie di cuore al donatore per il gradito regalo fatto a tutta la comunità”. Così il parroco di Villa Pedergnano, don Giuliano Massardi, ha voluto annunciare alla comunità, dell’imminente riposizionamento all’altare di San Giovanni dell’omonima Pala e, allo stesso tempo, ringraziare il donatore del costo del restauro.
La figura di San Giovanni Battista, con lo sguardo rivolto ai fedeli, occupa quasi integralmente lo spazio; leggermente decentrato verso sinistra siede su un sasso, la mano sinistra regge la croce di canne incrociate alla quale è avviluppato un sottile cartiglio con la scritta “ECCE AGNUS DEI”. La mano destra morbidamente indica la figura evanescente del Cristo che si manifesta al centro del paesaggio, realizzato, alla destra del Santo, con toni luminosi e chiari in un degradare di sfumature verdi-azzurre. L’Agnello è posizionato alla sinistra del Santo, con lo sguardo rivolto verso di lui.
La tela non presenta la firma dell’esecutore pertanto non è stato possibile attribuirla all’artista che la dipinse. Certo è il periodo dell’opera, attribuibile al XVI secolo, ed alla famiglia Tacconi che la donò alla parrocchia. All’epoca la famiglia Tacconi, di origini bolognesi, risiedeva a Milano, ma aveva molte proprietà a Villa Pedergnano.
Durante il meticoloso lavoro di restauro, la restauratrice,Marina Baiguera, ha potuto con certezza definire che il dipinto non appare come opera di scuola bresciana o lombarda. Dopo la pulitura − precisa la restauratrice − si sono evidenziate numerose lacune dello strato preparatorio risarcite con stucco di carbonato di calcio e colla, principalmente concentrate lungo il perimetro ed in corrispondenza di alcuni strappi del supporto, la presenza di diversi tagli ha imposto l’intervento di foderatura. La policromia, eseguita tramite velature omogenee e poco corpose, presentava molte abrasioni da pulitura. Numerosi erano i ritocchi alterati, diffusi su tutta la superficie e localizzati sulle abrasioni, lungo il perimetro e sui tagli e le lacune del supporto. I ritocchi erano virati di tono verso il bruno, fatta eccezione per quelli presenti sugli incarnati o sui toni chiari del vello, ove il viraggio è andato a schiarirsi piuttosto che ad imbrunirsi, sono stati tutti asportati facilmente con la pulitura.
Tutte le lavorazioni di pulizia e restauro dell’opera sono state documentate fotograficamente e sono state autorizzate dagli organi preposti alla tutela e al controllo del bene, che hanno vigilato durante il periodo del restauro.
Grazie al donatore, al meticoloso e preciso lavoro della restauratrice, la tela ritorna e farsi ammirare nella sua originale bellezza, sull’altare laterale di San Giovanni, nella parrocchiale di Villa Pedergnano.